«Profonda indignazione e ferma condanna». Usa parole dure il gruppo consiliare Oplonti Futura dopo il consiglio comunale di stamattina, puntando il dito contro il rigetto – definito “immotivato” – degli emendamenti presentati al regolamento sui servizi per la prima infanzia dell’Ambito N30.
Nel comunicato diffuso dal movimento politico, si legge che gli emendamenti erano stati depositati regolarmente, «frutto di un’approfondita attività di studio, analisi normativa e confronto con esperti del settore», con l’obiettivo di migliorare il testo in discussione. Eppure, in sede di Commissione consiliare – presieduta dalla consigliera Sofia Donnarumma – tutti gli emendamenti sono stati dichiarati inammissibili «attraverso un verbale laconico e privo di qualsiasi motivazione giuridica». Un atto che, secondo Oplonti Futura, contrasta apertamente con i principi di trasparenza, partecipazione e responsabilità che dovrebbero guidare l’azione amministrativa.
Durante la seduta consiliare, la presidente della Commissione ha giustificato retroattivamente il rigetto parlando di “emendamenti troppo tecnici”, sostenendo che un consigliere comunale, in quanto organo di indirizzo politico, non potrebbe intervenire su aspetti di natura tecnica. Una posizione definita «giuridicamente infondata» da Oplonti Futura, che la considera «un precedente pericoloso» capace di ledere la dignità e il ruolo dei consiglieri comunali.
«Non è la tecnicità a delegittimare un emendamento: è l’approssimazione politica a danneggiare il buon andamento della Pubblica Amministrazione», recita il comunicato. Il gruppo rivendica la legittimità, sancita anche dal Regolamento del Consiglio Comunale e dal TUEL, di proporre emendamenti anche tecnici, ricordando che il consigliere «non è un oratore occasionale, ma un titolare di un mandato rappresentativo pieno».
Infine, Oplonti Futura chiede «chiarezza» alla presidenza del consiglio comunale, reclamando una spiegazione formale sui motivi dell’inammissibilità e mettendo in guardia contro «visioni riduttive e fuorvianti del ruolo dell’opposizione».
«Non accetteremo mai – conclude la nota – che venga svilita la funzione democratica del consiglio comunale, né tollereremo l’esclusione di voci critiche attraverso strumenti opachi e ingiustificati».