A cura della Redazione

La C.M.O. Fiamma Torrese si presenta alla città e nemmeno le avverse condizioni meteorologiche fermano la festa. La sala coperta del Nettuno Louge Beach è gremita all'inverosimile e trasuda entusiasmo. La Fiamma Torrese è una istituzione cittadina con i suoi 37 anni di storia, e l'affetto della gente lo dimostra.

La serata scorre via in modo piacevole, condotta mirabilmente da Francesco Paolo Di Capua che chiama per prima sul palco Adele Salerno, responsabile tecnico della Fiamma Torrese e head-coach della prima squadra, che disputerà il campionato di B2 di volley femminile.

«Sono emozionata - esordisce l'allenatrice - ma l'entusiasmo della gente mi tranquillizza. E' stata una estate di lavoro duro e certosino ma alla fine siamo riusciti a formare il gruppo che volevamo».

A parlare è poi il presidente del sodalizio sportivo, Giovanni Longobardi. «Ringrazio in primis gli sponsor che ci sostengono, tutto lo staff, le atlete di tutte le categorie e i loro genitori. I problemi che dobbiamo affrontare quotidianamente sono tanti, soprattutto per la cronica mancanza di strutture adeguate a campionati di livello superiore. Il mio sogno è che la mia terra riesca a superare questo deficit storico, in modo da sfruttare al meglio le risorse umane che abbiamo. Spero - conclude il patron - di riuscire a riempire sempre il palazzetto ma dobbiamo essere noi ad invogliarvi. Grazie per l'entusiasmo che ci avete dimostrato. Vi aspettiamo numerosi».

La top player del roster 2016/17 è Dora Sollo, proveniente da Arzano (B1), capitano della Fiamma Torrese per acclamazione. «Lasciare Arzano, che sento un po' come la mia casa,- dice - non è stato facile ma alla Fiamma mi sono sentita subito in famiglia. Certamente ha aiutato l'aver ritrovato in squadra ragazze che già conoscevo bene per aver giocato con me (Margherita Cozzolino, Luciana Lauro, Simona Galiero, Lorenza Russo, ndr) ma l'accoglienza di tutte è stata fantastica, sembra quasi che giochiamo insieme da sempre. Sono a Torre Annunziata - continua Dora Sollo - per mettere al servizio di questo gruppo tutto il mio bagaglio di tecnica, esperienza e carattere. Sono sicura che faremo bene e divertiremo il nostro pubblico. Voglio vedere il palazzetto sempre pieno, perché uniti possiamo sognare». 

La presentazione della squadra 2016/17 è stata anche l'occasione per scoprire la nuova divisa, realizzata in esclusiva dalla Givova, sponsor tecnico per il secondo anno consecutivo. Il patron Giovanni Acanfora dice: «Siamo felici di aver investito in una società sana e storica, come la Fiamma Torrese, perché crediamo nei valori che questo gruppo societario trasmette alle proprie atlete di tutte le categorie. Quest'anno abbiamo realizzato una divisa specifica per il volley femminile, studiata per ottenere la massima performance sia a livello di traspirazione sia a livello di resistenza. E la nostra joint-venture con la società di Torre Annunziata non si ferma qui ma abbiamo in cantiere alcuni progetti da realizzare insieme».

Non poteva mancare il padrone di casa Luigi Marulo, rappresentate del C.M.O., main sponsor della Fiamma Torrese. «Con orgoglio siamo sponsor di questa società di volley, che rappresenta una delle eccellenze presenti sul territorio. Alla Fiamma Torrese abbiamo trovato una grande famiglia che trasmette ai propri figli, in questo caso rappresentati dagli atleti, i valori fondamentali della vita. A mio parere - conclude Marulo - la Fiamma Torrese rappresenta la voglia delle forze sane di Torre Annunziata di rimanere sul territorio e di crescere senza rinunciare alle proprie radici».

Alla serata era presente anche Ernesto Boccia, presidente della FIPAV Campania. «Ho accettato volentieri l'invito di Adele, in quanto la Fiamma Torrese per noi è una istituzione - dichiara il numero uno della Federtazione regionale -. Il nostro movimento è sano e porta avanti i veri valori dello sport che poi serviranno anche nella vita quotidiana. Società come la Fiamma Torrese rappresentano il vero motore del volley napoletano, al quale manca la punta di diamante ma è molto forte e rappresentato in provincia».

(Eugenio Manzo)

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