Sequestro di arnesi per lo scasso da parte della Polizia di Caseta. Gli agenti sono intervenuti ieri sera in via Ferrarecce, dopo una segnalazione della presenza di un'auto sospetta con a bordo tre persone. Due di loro sono state viste scendere dalla vettura con i volti coperti da passamontagna e guanti alle mani, pronti evidentemente a rubare in qualche appartamento della zona. L’ autista, dopo aver effettuato un cambio di targhe dell’auto, si era allontanato a forte velocità. Diramata la nota di ricerca a tutte le autopattuglie delle Volanti presenti sul territorio, è cominciata la “caccia” alla vettura che è stata intercettata dopo poco, in via Mondo. L’ uomo alla guida, accortosi della presenza dei poliziotti, ha aumentato l’andatura e, incurante dei numerosi passanti e delle auto in transito, si è dato ad una folle corsa in pieno centro urbano. E' iniziato così un lungo e rocambolesco inseguimento durante il quale gli agenti, senza mettere a repentaglio l’incolumità di automobilisti e pedoni, sono riusciti a tallonare il fuggitivo che, guadagnato Viale Carlo III in direzione Caserta Sud, ad una velocità di 200 km orari, improvvisamente ha svoltato in via Ponteselice dove, a causa della fortissima andatura, ha perso il controllo dell’auto e giunto in via Campanile è andato ad impattare contro un palo della pubblica illuminazione. Il malvivente è sceso repentinamente dalla vettura e, favorito dal buio e dalla fitta vegetazione delle campagne circostanti, è riuscito a far perdere le sue tracce.
A bordo della vettura abbandonata dal malvivente, i poliziotti hanno rinvenuto arnesi per lo scasso, tra cui una grossa mazza di ferro, cappellini con visiera, passamontagna, guanti da lavoro e targhe di “ricambio” , tutto sequestrato. Sul posto gli agenti hanno fatto intervenire personale dei Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza del palo fortemente danneggiato dall’impatto con la vettura in fuga, al fine di scongiurare pericoli per le auto in transito. Continuano incessantemente le ricerche dei malviventi per assicurarli alla giustizia.