Il Comitato Provinciale Arcigay Antinoo di Napoli esprime la sua piena soddisfazione per la grande sensibilità e l’apprezzabile attenzione con cui la Consigliera Delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, prof.ssa Simona Marino, in occasione della presenza del Presidente della Repubblica a Napoli per commemorare le Quattro Giornate, ha inteso ricordare, con una nota ufficiale consegnata al Presidente, un fatto troppo spesso dimenticato dalla storia ufficiale: il protagonismo delle donne e dei femminielli nel processo di liberazione del popolo napoletano dall’odiosa oppressione nazifascista.
D’altronde, già nei racconti di Antonio Amoretti, eroe della liberazione e Presidente dell’ANPI, è possibile rintracciare chiara memoria di questa presenza. In diverse occasioni, Antonio Amoretti, memoria viva di quei giorni intensi e gloriosi, ha ricordato che omosessuali e femminielli hanno partecipato, insieme alle donne, il cui simbolo è la celebre eroina popolare Maddalena Cerasuolo, alle Quattro Giornate di Napoli e hanno combattuto sulle barricate per difendere l’intera popolazione e per difendere i propri cari dalle dure rappresaglie dell’oppressore.
D’altronde, già nei racconti di Antonio Amoretti, eroe della liberazione e Presidente dell’ANPI, è possibile rintracciare chiara memoria di questa presenza. In diverse occasioni, Antonio Amoretti, memoria viva di quei giorni intensi e gloriosi, ha ricordato che omosessuali e femminielli hanno partecipato, insieme alle donne, il cui simbolo è la celebre eroina popolare Maddalena Cerasuolo, alle Quattro Giornate di Napoli e hanno combattuto sulle barricate per difendere l’intera popolazione e per difendere i propri cari dalle dure rappresaglie dell’oppressore.
La liberazione, dunque, che iniziò nel Sud Italia, a Napoli, e che inaugurò una stagione di coraggiosa rinascita civile delle coscienze del Paese, fu anche occasione di concreta collaborazione di tutti gli attori sociali, senza distinzioni e senza preconcetti, una stagione di coraggiosa rinascita civile a cui diedero un prezioso contributo di temerarietà, eroismo e sangue le donne, ora madri, ora spose, ora figlie e ora amanti, ma anche i femminielli e gli omosessuali, anche loro animati dallo stesso slancio e dallo stesso amore: lo slancio e l’amore di chi ama incondizionatamente la propria terra, il proprio uomo e la libertà.