A cura della Redazione

La Polizia di Stato di Caserta ha eseguito un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti del pregiudicato Francesco Martino, affiliato al clan dei Casalesi - fazione Zagaria, conosciuto come Ciccio o’ Pecoraro. L'uomo, 56 anni, è gravemente indiziato di estorsione continuata, aggravata dalla metodologia mafiosa. In particolare, le incalzanti indagini della Squadra Mobile di Caserta appuravano il suo coinvolgimento in una serie di condotte estorsive, poste in essere tra maggio e luglio 2015, in danno di imprenditori agricoli del comprensorio di Cancello Arnone (CE), area storicamente assoggettata al controllo criminale del gruppo camorristico. Il pregiudicato si era rivolto ad alcuni imprenditori agricoli pretendendo il pagamento di una somma di 250 euro per assicurare la “guardiania” alle loro aziende. Gli imprenditori, per la notoria fama di affiliato ai casalesi di Martino, non avevano esitato a corrispondergli il “pizzo”, la cui richiesta avveniva secondo una metodologia tipicamente mafiosa, Infatti, il 56enne aveva ammonito le vittime che “…le famiglie dei carcerati erano senza soldi…s’ moron e famm’…”, e che, pur essendo stato scarcerato da poco, era di nuovo in zona e, quindi, per ogni problematica, come ad esempio. qualora avessero subito danneggiamenti, furti di attrezzi o mezzi agricoli, dovevano rivolgersi a lui.

Martino era già stato arrestato nel dicembre 2011, ad epilogo di un’operazione congiunta delle Squadre Mobili di Napoli e Caserta, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Antimafia partenopea, unitamente ad altri esponenti di spicco del gruppo Zagaria, a vario titolo indagati per associazione mafiosa ed estorsione aggravata; scarcerato nel marzo 2015, aveva ripreso immediatamente le attività estorsive per conto dell’organizzazione criminale. Dopo le formalità di rito, Martino è stato associato alla Casa Circondariale di S. Maria Capua Vetere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria..