A cura della Redazione

Aveva lavorato, in qualità di procacciatore d’affari, al fine di stipulare abbonamenti annuali a riviste pubblicate da varie case editrici.

Tutte le riviste si occupavano delle Forze dell’Ordine, pur non rappresentando ufficialmente la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza bensì, talune volte, erano riviste ufficiali di sindacati.

R.C., 42enne, dal 2014 non svolgeva più alcuna attività lavorativa ma, approfittando della conoscenza acquisita nel corso degli anni, è riuscito a mettere in atto una truffa, fingendosi un vero appartenente alle Forze di Polizia.

Il 42enne, smascherato dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato “Poggioreale” è stato denunciato, in stato di libertà, perché responsabile del reato di truffa aggravata.

Allorquando lavorava come procacciatore, oltre a proporre ai vari clienti l’abbonamento alle riviste, proponeva anche una forma d’investimento economico.

Versando, infatti,  una somma di denaro, veniva corrisposto, a fine anno, il 20% in più, suddiviso in 12 rate mensili.

Chi versava la somma di € 2000, aveva diritto ad ottenere 12 rate mensili da 200 euro ognuna, guadagnandoci così 400 euro in un anno.

I poliziotti, a seguito d’indagini, hanno rinvenuto nell’appartamento del 42enne, alcuni volantini che attestavano questa forma “d’investimento finanziario”.

Inoltre, hanno accertato che con questa modalità era stata doppiamente truffata una cittadina di nazionalità ucraina.

La donna, infatti, aveva conosciuto l’uomo quando lavorava in un bar e ritenendolo un poliziotto, così come lui si era presentato, gli aveva chiesto un interessamento per il rinnovo del permesso di soggiorno, in scadenza il mese di giugno scorso.

Il 42enne, oltre ad averle chiesto la somma di 120 euro per il rinnovo del permesso di soggiorno, aveva intascato la somma di 82,00 euro per regolarizzare la posizione del figlio in Italia, adducendo che l’importo era dovuto ad una nuova tassa europea, più la somma di €. 200 per regolarizzare la “tassa ospedaliera” , stipulandole anche un finto contratto per “l’investimento finanziario”, facendosi consegnare in 4-5 occasioni la somma totale di €.3000, promettendole un guadagno di €.600.

Dal racconto della vittima è emerso che al truffatore, nell’agosto scorso, era stata versata anche la somma di 500 euro, per un ricongiungimento familiari di alcuni parenti.

Gli agenti, nell’abitazione dell’uomo, hanno anche rinvenuto un’agenda con oltre 200 nominativi, accanto ai quali erano riportate delle somme di denaro, oltre ad una pistola giocattolo, priva del tappo rosso e completa di caricatore, simile a quelle in dotazione alle Forze di Polizia, che era stata notata dalla vittima della truffa, custodita nella cintola dei pantaloni, nelle varie circostanze in cui aveva incontrato il 42enne.

Sequestrate anche 30 cartucce a salve, una fondina con stemma dell’Arma dei Carabinieri, oltre a documentazione cartacea, attestante possibili altre truffe.