A cura della Redazione

Pretendeva, dagli autotrasportatori che effettuavano consegne nella zona di Corso Garibaldi, Piazza Umberto, Via Cesare Rosaroll e stradine limitrofe, una tangente proporzionata al volume di affari della ditta per la quale lavoravano, presentandosi quale un affiliato ad un noto clan della zona.

Una laboriosa indagine, corredata da prove schiaccianti, svolta dagli agenti del Commissariato di Polizia “Vasto Arenaccia”, scattata nella primavera del 2014, è riuscita a far luce su chi, utilizzando il medesimo modus operandi, era divenuto il terrore degli autotrasportatori costretti a transitare nella zona.

I poliziotti hanno accertato che Carmine Esposito, pluripregiudicato di 47anni, in una circostanza, dopo aver fermato la vittima, si era impossessato delle fatture relative alla merce da consegnare per conto di una nota ditta alimentare, affermando di aver disubbidito ai suoi capi nel non averlo massacrato di botte.

Il 47enne, mostrando una pistola nella cintura dei pantaloni, sapeva addirittura che quella stessa vittima era stata rapinata per ben due volte. 

L’estorsore, in quella circostanza, si era reso responsabile anche del reato di  rapina in quanto, salito a bordo del veicolo, accompagnava la vittima nelle consegne, impossessandosi dell’intero incasso della giornata.

La sezione GIP  del Tribunale di Napoli, a seguito della meticolosa indagine svolta dai poliziotti ha emesso nei confronti di Esposito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, in quanto responsabile dei reati di tentata estorsione aggravata dall’uso dell’arma e dal metodo mafioso e rapina aggravata.

Gli agenti, stamane, hanno notificato al 47enne il provvedimento all’interno della casa circondariale di Poggioreale, ove l’uomo è detenuto per altro reato.