A cura della Redazione

Durante le prime ore della scorsa notte, personale della Sezione Polizia Stradale di Caserta, coadiuvato dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Napoli, ha dato esecuzione a 4 ordinanze di misure cautelari personali nei confronti di tre pregiudicati operanti nell'hinterland napoletano ed una guardia particolare giurata. I soggetti indagati avevano creato un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di furto di gasolio e di ricettazione, prendendo di mira i tir in sosta lungo l'arteria autostradale.

I provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola hanno disposto l'applicazione degli arresti domiciliari per un napoletano di 49 anni, ritenuto il promotore ed organizzatore del sodalizio criminoso, e per l'esecutore materiale dei furti, un 28enne rumeno; obbligo di firma, invece, per i due complici con il ruolo di ricettatori, un 48enne napoletano, custode di un cantiere edile di Volla, ed una guardia particolare giurata.
L'indagine era stata avviata nella scorsa estate dalla Polstrada di Caserta, con il coordinamento della Procura nolana, per arginare la recrudescenza dei furti commessi in danno di autotrasportatori fermi per la sosta notturna nelle aree di servizio autostradali di S. Nicola la Strada sull'A1 e Tre Ponti ed Angioina sull'A30 Caserta/Salerno. Il gruppo criminale, perfettamente organizzato nella ripartizione di compiti e ruoli, individuava accuratamente i mezzi pesanti parcheggiati, sottraendo dai serbatoi ingenti quantità di gasolio e parti di carrozzeria per rivenderli in un "mercato parallelo", generando un vero e proprio allarme sociale nel mondo degli autotrasportatori che evitavano la sosta presso le aree di servizio prese di mira.

Gli eventi più significativi si riferiscono al mese di luglio quando, all'indomani dell'ennesimo furto di carburante messo a segno nell'area di servizio "Angioina sud" deII'A30, gli agenti della Polizia Stradale di Caserta riuscivano a recuperare 500 litri di gasolio rubati dal TIR di un autotrasportatore bulgaro fermo per la sosta. In tale circostanza, i poliziotti denunciavano per ricettazione tre componenti della banda sorpresi mentre erano intenti a vendere il carburante al custode di un camiere a Volla.

Attraverso appostamenti, pedinamenti e complesse attività tecniche e di localizzazione, gli agenti della Polstrada hanno individuato i componenti della banda a partire dal soggetto che aveva il compito di realizzare materialmente i furti. Agli inizi di agosto il giovane di nazionalità rumena, dalle campagne adiacenti l'area di servizio Tre Ponti dell'autostrada Caserta-Salerno, si avvicinava ad un veicolo commerciale di nazionalità ungherese lasciato in sosta dal conducente e, dopo aver forzato il tappo del serbatoio, con un'elettropompa artigianale trafugava circa 250 litri di gasolio, allontanandosi a bordo di una Peugeot risultata oggeno di furto. Gli agenti della Polstrada di Casena intercettavano l'auto del malvivente iniziando un lungo inseguimento durante il quale il conducente tentava più volte di speronare l'auto della polizia. L'inseguimento si concludeva nei pressi di Casalnuovo, dove il fuggitivo veniva bloccato ed immobilizzato. All'interno del veicolo, risultato rubato, erano custodite 6 taniche di gasolio asportate poco prima all'autotrasportatore ungherese. Inoltre, nell'autovettura venivano rinvenuti arnesi atti allo scasso, tra cui una tenaglia utilizzata per "aprire varchi" nella rete di recinzione che delimita le aree di servizio autostradali.

I riscontri investigativi consentivano, quindi, di delineare i ruoli all'interno dellassociazione criminosa, a capo della quale si collocava il 49enne di Volla, mentre il rumeno si occupava prevalentemente di portare a compimento i furti.

Il quadro delle responsabilità si completava con l'identificazione delle figure dei due ricettatori del gasolio tr fugato e delle parti di carrozzeria: il 48enne napoletano, custode di un cantiere che riutilizzava il carburante rifornendo i mezzi d'opera destinati all'attività edilizia, e la guardia particolare giurata, anch'egli 48enne, in servizio presso un Istituto di Vigilanza del Nlano a cui è stata ritirata cautelativamente l'autorizzazione all'esercizio dell'attività lavorativa.

Quest'ultimo riceveva gli ordinativi con un frasario criptato in quanto i potenziali clienti si rivolgevano chiedendogli se avesse del "vino bianco" o "vino rosso", intendendosi riferire alla disponibilità di benzina o gasolio. I primi due soggetti sono stati quindi sottoposti agli arresti domiciliari, mentre a carico dei due complici è stato applicato l'obbligo di firma presso il locale Commissariato.

Nell'ambito dell'indagine la Polizia Stradale ha recuperato e reslituito ai legittimi proprietari circa duemila litri di carburante, interrompendo la sequenza criminosa che aveva, tra l'altro, consentito di reimmettere nel mercato illegale i pezzi
di ricambio per carrozzeria asportati dai TIR, per importii di svariate migliaia di euro.