A cura della Redazione

«Storia, arte, cultura, paesaggi tra gli unici al mondo, panorami mozzafiato. Ma anche tradizione, folklore, miti, leggende. Una miscela di risorse che possono e devono tradursi in ricchezza per chi vive questa terra e per l’intero paese. La Campania è tutto questo ed è da tutto questo che bisogna ripartire». Così il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia, che, in Commissione del Senato (in sede d’esame del ddl di conversione in legge del decreto legge del 20 settembre 2015, n.146, recanti misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione) ha ottenuto l’approvazione di ordini del giorno votati alla valorizzazione ed al rilancio dei più importanti siti di interesse culturale, storico e architettonico della Campania. A cominciare dal Real Sito di Portici, per il quale il senatore Puglia ha impegnato il Governo «ad operare nelle opportune sedi al fine di ottenere, da parte dell’Unesco, il riconoscimento del valore universale e l’inserimento dello stesso nella lista dei patrimoni dell’Umanità».

L’elenco comprende, inoltre, un piano di investimenti che preveda «il rilancio e la valorizzazione del centro storico di Napoli - ha proseguito l'esponente grillino -, del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Padula e la Certosa di Padula, della Costiera Amalfitana, delle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, del museo ferroviario nazionale di Pietrarsa e del Vesuvio».

«S’è perso il conto di premier, ministri e rappresentanti di Governo che, nelle loro periodiche passerelle a Napoli e in Campania, hanno fatto scorrere fiumi di chiacchiere in progetti, mai avviati, per rilancio di queste terre e dei loro siti. Il nostro - ha concluso Puglia - non è un semplice atto formale, ma un “patto” tra noi, i cittadini e il Governo per restituire dignità e dovuti riconoscimenti alle nostre risorse, perché siano volano per il rilancio dell’intero paese».