A cura della Redazione

Le indagini eseguite dal personale della Polizia di Stato, corroborate dalle dichiarazioni rese da alcuni imprenditori della Piana del Sele che, riponendo piena fiducia negli organi inquirenti, hanno denunciato i soprusi, consistenti in minacce e richieste estorsive subite, hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere un provvedimento cautelare personale nei confronti del noto pregiudicato Giovanni Marandino, di 78 anni, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

Marandino, pregiudicato dal curriculum criminale di grande rilievo fin dagli anni ’70 quando era esponente di spicco della “Nuova Camorra Organizzata” di Raffaele Cutolo, il 25 settembre 2014 fu già riconosciuto capo e promotore di un’associazione per delinquere di tipo camorristico dedita ad estorsioni, usura ed altro, nell’ambito del procedimento penale che portò all’esecuzione, da parte dei poliziotti della Squadra Mobile di Salerno, di sette fermi di Polizia Giudiziaria.

Gli episodi di estorsione contestati oggi a Marandino con il provvedimento del G.I.P. presso il Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, commessi a Capaccio e Agropoli a partire dal 4 dicembre 2013, rappresentano l’ennesima reiterazione di comportamenti finalizzati a perseguire il medesimo progetto esecutivo, con connotazione di maggiore gravità atteso lo stato di detenzione del Marandino.

Nell’ambito di tale operazione, i poliziotti della Squadra Mobile di Salerno hanno eseguito, inoltre, decreti di perquisizione nei confronti di altri soggetti, allo stato non indagati, le cui posizioni sono meritevoli di ulteriori approfondimenti investigativi.