A cura della Redazione

A Miano, delicata indagine del reparto Ambientale della Polizia Muncipale di Napoli, diretto dal capitano Enrico Del Gaudio, iniziata nei giorni scorsi quando veniva effettuato un sopralluogo in un parcheggio in vico Tiglio. Durante l’ispezione gli agenti notavano che l’accesso all’area era inibito da un pesante cancello in ferro e che era stato installato un sofisticato sistema di videosorveglianza a circuito chiuso, e che sempre nell'area ispezionata era ammassato un grosso quantitativo di rifiuti.

Da successive indagini è emerso che si trattava di un grande parcheggio di pertinenza degli immobili comunali della Legge 219/81 costituito da due livelli, uno scoperto ed uno interrato, di circa 1.500 mq ognuno, con accesso da vico Tiglio per l’area scoperta e via del Ponte per quello interrato. Al momento del primo sopralluogo erano parcheggiati 128 veicoli e, sul livello scoperto, erano ammassati su alcune centinaia di metri quadrati rifiuti vari, in prevalenza ingombranti, copertoni, masserizie ed elettrodmestici. 

In una guardiola utilizzata come ufficio veniva trovato l’impianto di videosorveglianza dei due livelli. Dalle informazioni acquisiste è stato accertato, inoltre, che l’area era abusivamente occupata e che per accedervi gli automobilisti dovevano eseguire un pagamento mensile a favore dei gestori, consistente in una somma che si aggirava in media intorno ai 40 euro. In particolare, da alcune dichiarazioni è stato appurato che, unitamente agli alloggi comunali a suo tempo assegnati ai diversi nuclei familiari, era stato loro attribuito anche un posto auto e che l'abusivo pagamento del parcheggio veniva riscosso mensilmente direttamente da diversi esattori, emergendo così una gestione imprenditoriale degli spazi comunali. Le somme erano corrisposte a due fratelli napoletani che dichiaravano di occuparsi della gestione e della pulizia del parcheggio, ricevendo una quota, a loro dire facoltativa, dagli utilizzatori della struttura. Inoltre, adiacente alla guardiola, si trovava un rudimentale impianto per la pulizia ed il lavaggio di veicoli con un cartello indicante “Lavaggio auto 8 euro”. 

I cancelli d’accesso sono rimasti aperti a seguito del decreto di convalida del sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria che ha autorizzato all’uso del parcheggio i legittimi titolari del posto auto. La rimozione dei rifiuti trovati nell’area sarà completata nei prossimi giorni. 

«È un momento importante di ripristino di legalità - ha dichiarato l’assessore al Patrimonio Alessandro Fucito -. Finalmente centinaia di persone potranno disporre, gratuitamente, del loro posto auto e non sottostare alle indebite richieste di chi esercitava illegalmente il controllo dell’area».