A cura della Redazione

Tutto il personale addetto al centralino dell'ospedale Cardarelli di Napoli era dedito a forme di assenteismo continuate e reiterate nel tempo.

Gli agenti del Commissariato di Polizia "Arenella" hanno avviato una capillare attività investigativa portata avanti attraverso i filmati della videosorveglianza ed appostamenti e pedinamenti.

Durante le indagini, i poliziotti hanno scoperto che su 11 dipendenti in servizio, 8 erano ideatori ed artefici di un ormai collaudato sistema mediante il quale, pur figurando 3 di loro tra i presenti, in effetti era solo uno di essi a garantire la presenza sul posto di lavoro. Quest'ultimo si occupava, poi, di timbrare il cartellino dei suoi colleghi fannulloni.

Inoltre, quella che è apparsa come una vera e propria truffa a danno dello Stato e dei cittadini, prevedeva un altro rodato meccanismo con il quale, al fine di sostituire gli assenti, il personale riusciva a percepire anche un elevatissimo numero di ore di lavoro straordinario effettuate per lo più virtualmente, consentendo in alcuni casi di raggiungere le 100 ore mensili eccedenti, portando così un singolo centralinista a percepire una retribuzione pari a 3 mila euro mensili.

Nove in tutto le persone denunciate, accusate di concorso in truffa aggravata e continuata. All'indagine ha collaborato anche il direttore dell'Ufficio Tecnico e Provveditorato dell'ospedale Cardarelli.