A cura della Redazione

«Assolto perché il fatto non sussiste». Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, riceve la sentenza d'appello nel processo che lo vedeva imputato per abuso d'ufficio, e che in primo grado aveva portato alla condanna del governatore ad un anno, pena poi sospesa, determinando così la sospensione dall'incarico di presidente della giunta regionale per gli effetti della legge Severino.

De Luca risultava indagato per aver, da sindaco di Salerno, nominato un project manager per la realizzazione di un termovalorizzatore.

Ora in pratica il presidente può governare legittimamente, senza che sul suo capo penda la "spada di Damocle" della sospensione.

«Anni di pesante aggressione politica e mediatica per nulla - è stato il primo commento a caldo di De Luca dopo la sentenza -. Anni di un calvario che avrebbe fatto scoppiare il cuore a chiunque. Ho retto per le profonde motivazioni ideali e morali, e per l'assoluta serenità della mia coscienza. Esprimo il mio rispetto per la magistratura, la cui autonomia è un bene per i cittadini onesti e non un privilegio di alcuni. Il controllo di legalità nei confronti di chiunque è doveroso in democrazia. Mi auguro che nel dibattito pubblico si esaurisca la tendenza dilagante a calpestare con disinvoltura la dignità di persone e famiglie oltre le regole di uno Stato di diritto. Mi auguro che si affermi l'abitudine a confrontarsi civilmente, in un clima di rispetto reciproco. L'essere uomini - conclude - è più importante delle bandiere di partito».

«La sentenza della Corte di Appello di Salerno è “una buona notizia per il governatore Vincenzo De Luca, per il Partito Democratico e per tutta la Campania - ha affermato il consigliere regionale Pd Antonio Marciano -. Cade infatti anche il primo e principale argomento di attacco delle forze di opposizione in questi mesi, e da oggi possiamo iniziare finalmente a confrontarci nel merito dei provvedimenti che riguardano la vita della Campania, delle sue imprese e dei suoi cittadini, andando avanti ancora con più forza nella strada che abbiamo intrapreso sin dal primo giorno di questa nuova legislatura».