A cura della Redazione

All'esito di un'attività effettuata nei confronti di una ditta individuale impegnata nella lavorazione di tessuti con sede operativa a Domicella (AV), sono stati individuati 15 lavoratori che prestavano la loro attività in spregio alla normativa in materia di lavoro.

Gli accertamenti sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Baiano e dagli Ispettori del lavoro, che hanno impedito, con il loro arrivo, ai soggetti intenti a lavorare di darsi a precipotosa fuga.

Infatti, sono stati identificati 20 lavoratori di cui ben 15 completamente in nero, tutti di origine extracomunitaria. I primi accertamenti hanno consentito di appurare che di questi ultimi, 12 risultavano privi di permesso di soggiorno.

Sei persone sono state deferite alla Procura della Repubblica per non aver ottemperato all'ordine di esibizione del permesso di soggiorno o di altro documento attestante la regolare presenza nel territorio dello Stato, ovvero per aver fatto ingresso e di essersi trattenuti nel territorio dello Stato. Altri tre soggetti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per violazione per non aver ottemperato, all'ordine di esibizione del passaporto o di altro documento di identificazione, ovvero essersi trattenuti illegalmente nel territorio nazionale nonostante un precedente ordine di espulsione.

Tre le denunce per non aver ottemperato all'ordine di esibizione del passaporto o di altro documento di identificazione (a seguito della comparazione sono risultati aver in corso richiesta di permesso di soggiorno presso la Questura di Napoli).

Alla titolare della ditta individuale, oltre alla denuncia all'Autorità Giudiziaria, per aver occupato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, sono state contestate 15 maxisanzioni secondo la procedura in vigore successivamente al 24 settembre 2015 (misure adottate dal Jobs Act che ha modificato la normativa sanzionatoria) per una pena pecuniaria che va da un minimo di 22.500 euro ad un massimo di 135.000 euro (essendo previsto per ogni lavoratore in nero una sanzione che va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro). Notificato, altresì, il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale.