A cura della Redazione

Giovedì 17 marzo, in occasione dell'udienza della Corte d'Assise d'Appello di Napoli nel processo contro Vincenzo Carnevale, marito femminicida di Giuseppina Di Fraia, una delegazione dell'Amministrazione comunale di Napoli, composta dall'assessore ai Giovani del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, dalla consigliera alle Pari Opportunità, Simonetta Marino, dall'Associazione Maddalena costituitasi anch'essa parte civile nel processo, dalle associazioni cittadine che costituiscono la “Rete Antiviolenza” e il Cug, Comitato Unitario Garanzia degli Ordini professionali, parteciperà all'udienza per stringersi attorno alla famiglia della donna e sottolineare con forza l'importante motivazione dell'accoglimento della costituzione di parte civile del Comune di Napoli nel processo.

«La violenza di genere non rappresenta solo una lesione dei diritti della singola donna lesa né si può ridurre ad una questione privata, ma costituisce un vulnus per la società tutta e la collettività residente nel territorio comunale - si legge in una nota di Palazzo San Giacomo -. Il Comune di Napoli si è, quindi, legittimamente costituito parte civile in quanto statutariamente impegnato nella difesa del principio di uguaglianza e nell'attuazione di politiche concrete per “determinare le effettive condizioni di pari opportunità” tra uomini e donne».

L’appuntamento è alle ore 9.30 al Nuovo Palazzo di Giustizia al Centro Direzionale