A cura della Redazione

Personale del Commissariato di P.S. di Battipaglia ha proceduto all’arresto di una cittadina albanese destinataria di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica di Trento, per l’espiazione di pena detentiva residua in regime di detenzione, a seguito di revoca dell’affidamento in prova, per i reati inerenti lo spaccio ed il traffico di sostanze stupefacenti.

In particolare, i poliziotti della Volante hanno controllato un’autovettura con due persone a bordo. Alla richiesta da parte del personale operante di fornire i documenti di identificazione, il passeggero ha esibito una carta di identità riportante le generalità di una cittadina italiana residente nel Napoletano. Gli agenti, dopo un’attenta visione del documento, hanno riscontrato difformità tali da far sorgere sospetti sulla sua autenticità. Pertanto, hanno proceduto all’accompagnamento della donna presso gli uffici del Commissariato dove, all’esito di accertamenti più approfonditi e dei rilievi di rito, la stessa è stata identificata per una cittadina albanese, 35enne, gravata da numerosissimi precedenti penali per vari reati tra cui la detenzione e lo spaccio di sostanza stupefacenti.

Inoltre si è accertato che sulla donna pendeva un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Trento, per espiazione di pena detentiva residua di anni uno in regime di detenzione, a seguito di revoca dell’affidamento in prova, per i reati di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti. Ulteriori accertamenti hanno consentito, infatti, di appurare che la donna nel 2008 era stata tratta in arresto nell’ambito di un’operazione finalizzata al contrasto del traffico di stupefacenti, mentre, unitamente ad un'altra persona, trasportava a bordo di un’autovettura 16 kg di panetti di eroina pura per un valore complessivo di 40 mila euro.

La donna era stata quindi condannata a 6 anni di reclusione e dopo un periodo di detenzione era stata affidata ai servizi sociali, rendendosi subito dopo irreperibile. Il Tribunale di Trento le aveva, pertanto, revocato, il beneficio disponendone la carcerazione. La donna, dunque, grazie alla carta di identità falsa, era riuscita a sfuggire alla cattura per ben 4 anni. Dopo le formalità di rito, la 35enne è stata trasferita presso la casa circondariale di Fuorni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Risponderà altresì dei reati connessi al falso documentale.