A cura della Redazione

Un pregiudicato di 61 anni si era organizzato nel creare un piccolo canile abusivo, dove familiari e parenti lasciavano i propri cani, neanche fosse un’attività di dog-sitter.

Purtroppo, però, a prendersi cura di quei cani non vi era nessuno, visto che il 61enne sta scontando una pena in regime degli arresti domiciliari.

L’uomo, infatti, sul suolo pubblico, vicino ad un’area verde di circa 100 metri, aveva creato, con una rete metallica, una recinzione lungo tutto il perimetro, collocandoci quattro cucce per altrettanti cani, ritenuti potenzialmente pericolosi: due pit bull, un bull terrier ed un rottweiler.

A scoprire l’illecito “canile” sono stati gli agenti della sezione “Volanti” della Questura di Napoli che, nel pomeriggio di ieri, nel transitare nella zona, sono intervenuti in via Luigi Serio, dove è ubicata l’edilizia denominata “Case nuove”.

Gli agenti, collaborati da personale dell’Asl - Servizio Veterinario, hanno accertato che le condizioni di salute dei cani erano buone, e che tre dei quattro animali erano dotati di microchip.

I poliziotti hanno accertato la responsabilità del 61enne, sanzionandolo amministrativamente, oltre ad imporre il ripristino dell’aiuola.

Tutti i cani sono stati affidati ai rispettivi proprietari, anche quello senza microchip il cui proprietario, intervenuto sul posto, si assumeva la responsabilità di effettuare le procedure amministrative per l’installazione. 

Per essere sempre aggiornato, clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook