A cura della Redazione

Tre persone sono state arrestate e condotte ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta "Ipervigile" relativa al fallimento di una società di Avellino.

In manette sono finiti Fernando De Santis, Filomena Vicidomini e Filomena Paolino, accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta.

I provvedimenti, disposti dal GIP del Tribunale di Nocera Inferiore, sono stati eseguiti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Salerno.

La società dichiarata falluta dal Tribunale di Avellino nel maggio 2015, è solo un’altra delle numerose facenti parte della “galassia” riconducibile alla famiglia De Santis, come emerso nel corso dell’operazione "Ipervigile".

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Salerno, Roberto Lenza, hanno consentito - attraverso un minuzioso lavoro di ricostruzione delle vicende di oltre 20 società, tutte amministrate formalmente da prestanome - di dimostrare che il ruolo di effettivo titolare era svolto da Fernando De Santis il quale, attraverso un sistema di soggetti “schermo”, tentava di sottrarsi ad eventuali addebiti.

I finanzieri hanno anche sequestrato anche un immobile adibito ad uffici di oltre 500 metri quadri, sito nella centralissima piazza Amendola di Nocera Inferiore, del valore di più di 700 mila euro.

Il vincolo patrimoniale è stato eseguito anche allo scopo di assicurare una reale garanzia nell’ambito del procedimento penale in corso, in sostituzione delle quote di 18 società, già sequestrate a novembre 2015 e ormai prive di un sostanziale valore poiché relative ad imprese “decotte”, non più operanti o svuotate dell’attivo patrimoniale. 

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