A cura della Redazione

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, a seguito delle indagini condotte dalla locale Procura, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di beni (immobili, conti correnti e veicoli), emesso dal Gip del Tribunale del capoluogo campano, per 48,5 milioni di euro.

Le Fiamme Gialle hanno smascherato una articolata frode fiscale perpetrata nel commercio di prodotti informatici ed elettronici di largo consumo.

L'associaizone per delinquere aveva base a Napoli con ramificazioni anche nell'hinterland laziale.

Il meccanismo fraudolento prevedeva la produzione di un vorticoso giro di fatture per operazioni inesistenti relative all'acquisto di prodotti informatici ed elettronici per centinaia di milioni di euro, attraverso una filiera di società.

Evasa IVA per circa 31 milioni di euro. 

Il sistema si articolavamediante società cosiddette "cartiere", deputate a documentare contabilmente gli approvvigionamenti dei prodotti senza inglobare nel prezzo la relativa aliquota IVA.

C'erano poi le imprese-filtro, che acquistavano fittiziamente i prodotti dalle società-cartiere e rivendevano gli stessi applicando un prezzo di poco superiore a quello di acquisto. Infine i soggetti commerciali che beneficiavano del complesso sistema criminale in quanto avevano accesso alle forniture dei prodotti scontando prezzi concorrenziali.

Trentadue le persone indagate.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook