A cura della Redazione

L'attività investigativa condotta congiuntamente dalla Polizia di Stato e dall'Agenzia delle Dogane, con il coordinamento dei magistrati della Procura della Repubblica di Benevento, ha consentito di raggiungere un importante risultato nel contrasto al fenomeno di evasione dell'IVA connessa all'importazione di veicoli dalla Comunità Europea.

Personale della squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale e quelli dell'Ufficio delle Dogane, hanno eseguito una ordinanza applicativa delle misure cautelari degli arresti domiciliari e dell'obbligo di dimora nel Comune di residenz, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di quattro persone gravemente indiziati dei reati di dichiarazione fraudolenta mediante artifici e di falso commessi in concorso con pubblici ufficiali.

Alle operazioni hanno collaborato anche le squadre di Polizia Giudiziaria dei Compartimenti Polizia Stradale di Napoli e Roma, nonché personale del distaccamento di Capua (CE).

Nell'operazione risultano coinvolti soggetti ed attività commerciali delle province di Benevento, Avellino, Caserta e Roma.

L'attività investigativa è iniziata nel settembre del 2015, a seguito di un controllo effettuato dall'Agenzia delle Dogane di Benevento presso la società ITALIA CAR SERVICE S.r.l.s.

Gli sviluppi successivi, condotti congiuntamente dalla Polizia Stradale di Benevento, hanno dimostrato che tale società falsificava le fatture di acquisto dei veicoli di provenienza comunitaria, eludendo con artifici inerenti la documentazione il dovuto assoggettamento dell'importo del bene all'IVA nazionale.

La sinergia in fase investigativa tra la Polizia Stradale e l'Agenzia delle Dogane ha consentito di individuare più persone indagate, ovvero il titolare della società acquirente dei veicoli di provenienza comunitaria, il titolare di Agenzia pratiche automobilistiche e da periti traduttori. Data la riscontrata falsificazione di fatture e documenti utili allo sblocco dei veicoli presso l'Agenzia delle Entrate per consentire la successiva nazionalizzazione presso la Motorizzazione Civile, sono stati contestati i reati di evasione IVA, di falsità materiale e in scrittura privata.

Inoltre il personale della Polizia Stradale di Benevento ha proceduto al sequestro della documentazione utilizzata dai soggetti implicati nella vicenda presso la Motorizzazione Civile di Benevento, l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia di pratiche automobilistiche.

Ingente anche l’entità dei beni mobili (autovetture e conti bancari) ed immobili sottoposti a sequestro preventivo emesso dal GIP, per consentire il recupero dell’IVA evasa, che ammonta ad un valore complessivo di circa 1.116.000 euro.

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