A cura della Redazione

Trenta pizzaioli, provenienti da varie regioni d’Italia, dal Veneto alla Sicilia, e addirittura dalla Francia. Quattro forni, centinaia di pizze servite ed altrettanti bicchieri di birre artigianali, vino e limoncello distribuiti al pubblico, tra i quali molti turisti, che ha risposto all’appello della Pizza della Solidarietà. Un evento che la sera del 10 ottobre scorso ha trasformato il porto di Sorrento in una grande pizzeria a cielo aperto, con la regia del maestro Antonino Esposito e l’organizzazione del comitato Pizzaioli Uniti.

L’ obiettivo di quest'anno è stato quello di fare squadra per le attività della Lega del Filo D'Oro, l'onlus che da ben 52 anni opera nell’assistenza, educazione e riabilitazione di bambini e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. L’iniziativa, che ha avuto il patrocinio della Città di Sorrento, ha visto impegnati per tutta l’estate i trenta pizzaioli e i rispettivi locali, che hanno inserito nel menu la Pizza Filo d’oro, il cui ricavato è stato interamente destinato all’associazione.

La serata conclusiva del progetto, è stata trasformata essa stessa in un evento di beneficenza: al costo simbolico di 5 euro, il pubblico ha gustato due fette di pizza, acqua, birre artigianali, vini e limoncello, oltre alla buona musica della formazione dei Voices Rain. Per i celiaci, disponibili pizze e birre senza glutine. Il tutto servito in piatti, bicchieri e tovaglioli realizzati in materiale compostabile e biodegradabile.

A prendere parte all’evento, il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, con gli assessori Massimo Coppola e Mario Gargiulo, per la Lega del Filo d’Oro, la responsabile dell’Ufficio Comunicazione ed Evento, Maria Giulia Agostinelli, Francesca Dati e Leopoldo Cozzolino della sede di Napoli della onlus e lo chef stellato Giuseppe Aversa. In apertura di serata, la proiezione di un video messaggio di Renzo Arbore, storico testimonial della Lega del Filo d’Oro, che ha ringraziato gli organizzatori per una “Pizza che fa bene al cuore, oltre che al palato”.

«Questo è un seme dal quale speriamo possa germogliare una grande pianta di solidarietà - ha commentato lo chef pizzaiolo Antonino Esposito -. Pizzaioli Uniti nasce dall'idea che, solo insieme, si possono ottenere grandi risultati. Per questo ringrazio i colleghi pizzaioli che hanno risposto al nostro appello, da tutta Italia e anche dall’estero. Grazie ai nostri partner - Ferrarelle, Molino Pivetti, La Torrente, Villa Massa, Birrificio Sorrento, Birrificio Caulier, Caseificio Due Golfi, Cantine Cavicchioli, Autotrasporti Stinga, Forni Magliano, Associazione Non solo Glutine e Penisola Verde - e a quanti hanno partecipato all’iniziativa, rendendo indimenticabile questo primo evento dei Pizzaioli Uniti. In particolare grazie al maestro Renzo Arbore per le parole che ci ha voluto dedicare, e che ci spingono ancora di più ad impegnarci per altri eventi di solidarietà».

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