A cura della Redazione

Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno sottoposto a sequestro un opificio dedito alla produzione e al confezionamento di capi d’abbigliamento sportivo recanti loghi e marchi d’impresa contraffatti.

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle - a seguito di vari sequestri di merce contraffatta effettuati nelle settimane precedenti nei vari Comuni dell’Agro-Nocerino - duravano da alcuni mesi. Gli investigatori della Compagnia di Scafati, infatti, erano da tempo sulle tracce dei “falsari” e cercavano di localizzare il luogo di produzione.

Grazie ad un’indagine meticolosa condotta con ostinata caparbietà è stata individuata la “centrale del falso”: si tratta di un locale commerciale, che in passato era stato un negozio di abbigliamento, ubicato al centro di San Marzano sul Sarno (SA), e che risultava essere apparentemente chiuso. Dietro le serrande accuratamente abbassate si celava una vera e propria fabbrica di produzione di materiale sportivo contraffatto, comprensiva di macchinari industriali (macchine cucitrici, ferri da stiro professionali per le stampe “a caldo”, banchi da lavoro, plotter per il disegno e la stampa, ecc.) necessari alla lavorazione e al confezionamento di qualsiasi prodotto (magliette, cappellini, sciarpe, ecc.).

Al suo interno sono stati rinvenuti circa 5.000 articoli contraffatti delle più note squadre di calcio nazionali, e in particolare del Napoli e della Salernitana, pronti a essere smerciati durante l’imminente periodo natalizio.

Oltre ai suddetti materiali e ai prodotti sportivi contraffatti sono stati rinvenuti e sequestrati anche numerosi rotoli di tessuto ed etichette pronte a essere utilizzate.

L’intero locale commerciale è stato sottoposto a sequestro, dal momento che era sprovvisto di qualsiasi autorizzazione atta a giustificare la presenza di macchinari industriali e solventi, anche pericolosi, adibiti alla lavorazione dei capi di abbigliamento.

Il responsabile, originario di San Marzano sul Sarno, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e dovrà rispondere del reato di contraffazione. 

L’intera attività illegale risulta sconosciuta al Fisco e i militari, nei prossimi giorni. saranno al lavoro per quantificare il volume d’affari della produzione che, complice la crisi economica, intendeva piazzare a prezzi estremamente concorrenziali i tanto ricercati oggetti del desiderio di bambini, ragazzi e adulti tifosi di calcio. 

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