A cura della Redazione

Tra l’8 e il 15 febbraio dell’anno scorso aveva truffato tre anziani di 80, 87 e 68 anni spillando loro 1.000, 3.000 e 800 euro. Un 23enne del quartiere Vasto a Napoli, sceglieva le sue vittime tra gli anziani della zona di Capodimonte. Spacciandosi per il loro figlio diceva di aver provocato un incidente. Dopo poco richiamava, stavolta fingendosi l’avvocato del figlio o un maresciallo dei Carabinieri. Con mezze frasi lasciate in sospeso lasciava intendere che si poteva evitare di incorrere in denunce penali risarcendo subito gli investiti con una somma tra i 3 e i 10mila euro.

Poi cambiava ancora “personaggio”. Si presentava di persona a casa dei poveretti dicendo di “essere stato mandato” dall’avvocato o dal maresciallo per intascare i contanti. Ricevuta le denuncia dei raggirati che si erano accorti troppo tardi della truffa, i Carabinieri di Capodimonte hanno iniziato subito a indagare, analizzando filmati dei circuiti di videosorveglianza e traffico telefonico.

Già nel corso delle prime indagini è emerso che il truffatore aveva tentato di fare lo stesso con altre cinque persone (una 80enne, una 78enne, un 81enne, una 83enne e una 63enne) ma non gli era andata bene perché in questi casi gli anziani avevano chiuso la conversazione giù e contattato all’istante i loro figli (veri) sul telefonino.

Il GIP di Napoli, su richiesta della Procura, ha dunque emesso un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari che i militari dell’Arma hanno eseguito immediatamente.

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