A cura della Redazione

Carabinieri del nucleo radiomobile del reparto operativo di Napoli hanno dato esecuzione a un decreto di fermo emesso dalla Procura di Napoli a carico di Massimo Cimmino, 45 anni, già noto alle forze dell'ordine. L'uomo è il fratello di Luigi, il 55enne a capo dell’omonimo clan operante per il controllo degli affari illeciti nel quartiere Vomero. Il 45enne è ritenuto responsabile di cinque rapine e di una tentata rapina commesse nel quartiere collinare tra novembre 2016 e marzo 2017. In tutte queste circostanze, aveva bloccato sei donne minacciandole con un cacciavite.

L'escalation comincia l'1 novembre scorso quando, in via Giacinto Gigante, viene rapinata di 200 euro ed uno smartphone una 28enne. Il 17 marzo, Cimmino avrebbe messo a segno ben tre rapine: una ai danni di una 23enne, alla quale furono sottratti 200 euro; un'altra all'interno del II Policlinico (vittima una 31enne e bottino di 75 euro) ed un'altra ancora ai danni di una 76enne, che fu costretta a consegnargli 350 euro. Sempre nello stesso giorno, l'uomo ha tentato di rapinare una 26enne. Infine, il 18 marzo scorso, prese di mira una 49enne, depredata di 70 euro e di preziosi in oro.

I militari dell’Arma sono partiti dalle descrizioni fornite dalle vittime in relazione alla coprporatura, alle fattezze somatiche e all'abbigliamento indossato dal malvivente, e dalle indicazioni sul mezzo di trasporto usato, sempre lo stesso, uno scooter Beverly. Poi, analizzando le immagini di videosorveglianza presenti nelle zone dei raid, sia privata che cittadina, hanno individuato Cimmino. Tutte le vittime lo hanno riconosciuto in fase di individuazione fotografica.

Dopo le formalità l’uomo è stato associato a Poggioreale.

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