A cura della Redazione

R. C., 40enne di Marigliano (NA) è stato arrestato dalla Polizia di Stato perché responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali dolose e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, come una furia, si è recato presso un ospedale cittadino dove la moglie lavora e, notandola nel cortile, dopo averla afferrata per i capelli e malmenata, pretendeva che facesse ritorno immediatamente a casa per cucinare, minacciandola di volerla chiudere in un sacco.

Solo l’intervento degli agenti del Commissariato di Polizia “Decumani” ha impedito il peggio. L’uomo, infatti, nonostante l’intervento di una guardia giurata addetta alla vigilanza della struttura, che era riuscita a separarli, ha continuato con il suo atteggiamento violento. La donna, riuscita a liberarsi dalla morsa dell marito, è scappata all’interno della struttura ospedaliera, raggiungendo il secondo piano. I poliziotti l’hanno ritrovata rannicchiata su un gradino, mentre piangeva e tentava con le mani di coprirsi le orecchie per non ascoltare le urla del marito rimasto in cortile.

Alla vista degli agenti la donna, stremata dalle continue vessazioni dell’uomo, ha chiesto in lacrime di essere salvata, aggiungendo di non aver mai denunciato il coniuge per amore dei loro 6 figli e per evitare ulteriori ripercussioni. La vittima, sposata da 16 anni, da ben 10 anni stava subendo violenze sia fisiche che psicologiche e, in più circostanze, era dovuta ricorrere alle cure ospedaliere per le percosse ricevute dal marito.  

Il 40enne, che ha tentato in tutti i modi di provocare gli agenti al fine di poter giungere ad uno scontro fisico, ha tentato ulteriormente di aggredire la moglie anche in loro presenza, se non fosse stato per un poliziotto che, con il suo corpo, ha fatto da scudo alla donna.

Con non poche difficoltà, i poliziotti riuscivano a bloccare il 40enne che, seppur condotto negli uffici del Commissariato di Polizia Decumani, ha continuato con il suo atteggiamento violento. Gli agenti lo così hanno arrestato conducendolo alla casa Circondariale di Poggioreale, accertando una serie di violenze compiute nei confronti della moglie nell’arco temporale di una decade.

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