A cura della Redazione

Al fine di contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi a Napoli, sono stati organizzati nelle scorse settimane, dall’Ufficio Prevenzione Generale della Questura partenopea, con la collaborazione di tutti i Commissariati di Polizia cittadini, diversi mirati servizi, anche attraverso operazioni ad alto impatto (come l'Action Day) su tutto il territorio.

I servizi hanno consentito di tracciare una mappatura dei parcheggiatori abusivi presenti sul territorio, e sono state elevate 129 contravvenzioni con sanzioni amministrative e pecunarie da 1.000 a 3500 euro, e l’ordine di allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto.

Il provvedimento di allontanamento è stato applicato nei confronti dei parcheggiatori che sono stati sorpresi ad esercitare l’attività illegale nei pressi delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, marittime o delle fermate degli autobus del trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano.

Una più approfondita analisi dei provvedimenti di allontanamento adottati ha fatto riscontrare che 28 parcheggiatori sono stati più volte rintracciati mentre operavano nelle aree sopraindicate e contestualmente allontanati: nei loro confronti sono stati notificati gli avvii dei procedimenti amministrativi finalizzati alla adozione degli ulteriori provvedimenti previsti dal Decreto sulla sicurezza urbana, i divieti di accesso alle aree urbane, in quanto l’attività di parcheggiatore è un’occupazione illegale che, nella città di Napoli, determina un forte allarme sociale nella collettività, poiché capillarmente diffusa nel territorio ed esercitata con modalità tali da limitare la libertà dei cittadini, che sono costretti ad aderire alle illegittime richieste nel timore di ritorsioni o a scegliere aree diverse per la sosta del proprio veicolo.

Decorsi 10 giorni dalla notifica dell’avvio del procedimento, durante i quali gli interessati hanno avuto la facoltà di depositare memorie difensive, al momento sono stati emessi dal Questore 12 provvedimenti di Divieto di Accesso (DACUR), di durata variabile fino a sei mesi nei confronti di chi non ha precedenti penali, e da sei mesi a due anni per coloro che negli ultimi cinque anni sono stati condannati con sentenza di appello o definitiva per reati contro la persona o il patrimonio (questi ultimi soggetti a convalida da parte dell’Autorità giudiziaria).

Per uno dei provvedimenti  aggravati, poiché emessi nei confronti di soggetti condannati negli ultimi cinque anni per reati contro la persona o il patrimonio, è già pervenuta, su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli,  la convalida da parte del GIP presso il Tribunale di Napoli  che ha verificato la sussistenza dei presupposti normativi e, in particolare, la reiterazione delle condotteillecite, il “pericolo per la sicurezza” derivante dalla condotta tenuta e la congruità del periodo di divieto (sei mesi) impostogli.

Inoltre, uno dei soggetti a cui è stato notificato il provvedimento, è stato denunciato il 7 giugno scorso dai Carabinieri poiché sorpreso nell’area del Comune di Napoli che gli era stata inibita.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook