A cura della Redazione

Si è ripetuto a Napoli il prodigio del miracolo di San Gennaro. L'annuncio della liquefazione del sangue è stato accolto alle 10.05 in una cattedrale affollata, da un lungo applauso dei fedeli presenti.

Il ripetersi del miracolo è letto come un buon auspicio per la città di Napoli e per l'intera regione Campania.

Il miracolo avviene tre volte l'anno: a settembre, nel giorno appunto di San Gennaro, nel sabato che precede la prima domenica di maggio e a dicembre.

«Ci troviamo con gioia a celebrare la Solennità del Patrono di Napoli e della Campania, San Gennaro, perché avvertiamo il bisogno di ringraziare il Signore per aver voluto anche quest’anno mostrare la sua benevolenza - ha detto il cardinale Crsecenzio Sepe nella sua omelia -  permettendo che il sangue del nostro Patrono si sciogliesse nella ricorrenza del suo martirio avvenuto, secondo la tradizione, il 19 settembre 305 presso l’attuale Solfatara di Pozzuoli che purtroppo, proprio in questi giorni, è stata teatro di una drammatica vicenda che ha distrutto quasi un’intera famiglia di turisti. La prodigiosa liquefazione del sangue di Gennaro è un evento di natura esclusivamente religiosa che va letta e vissuta con fede viva e sincera. Vogliamo chiedere al nostro Santo Martire la grazia di aiutarci a riscoprire il dono della pace per noi, per la nostra Città e per il mondo intero. La pace non è un miracolo, non è una condizione che nasce al momento, come può essere invece una tregua. Essa va perseguita e costruita; certo può "cadere dal cielo", ma per mettere radici, per attecchire e dar frutto è necessario che sia fertile il terreno che l'accoglie. E quel terreno non è altro che il nostro cuore. Il cuore di ognuno di noi», ha concluso l'Arcivescovo.

(foto ANSA)

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