A cura della Redazione

Ventinove docenti universitari coinvolti in casi di presunta corruzione riguardante il mondo accademico. Sette professori sono finiti ai domiciliari, ventidue invece sono stati interdetti dallo svolgimento delle loro funzioni per la durata di un anno. Cinquantanove in tutto le persone indagate.

Si allarga a macchia d'olio in tutta Italia l'inchiesta "Chiamata alle Armi" condotta dalla Procura della Repubblica di Firenze, che ha visto il Gip emanare i provvedimenti eseguiti da oltre cinquecento finanzieri. Perquisiti più di centocinquanta tra uffici pubblici, abitazioni private e studi professionali.

Nei confronti di altri sette docenti universitari, il Giudice per le Indagini Preliminari di Firenze si è riservato la valutazione circa l’applicazione della misura interdittiva all’esito dell’interrogatorio degli stessi. 

Il contesto investigativo ha preso le mosse dal tentativo di alcuni professori universitari di indurre un ricercatore universitario, candidato al concorso per l’Abilitazione Scientifica Nazionale all’insegnamento nel settore del “diritto tributario”, a “ritirare” la propria domanda, allo scopo di favorire un terzo soggetto in possesso di un profilo curriculare notevolmente inferiore, promettendogli che si sarebbero adoperati con la competente Commissione giudicatrice per la sua abilitazione in una successiva tornata.

Gli inquirenti avrebbero accertato «sistematici accordi corruttivi tra numerosi professori di diritto tributario - si legge in una nota della Procura fiorentina - alcuni dei quali pubblici ufficiali in quanto componenti di diverse Commissioni nazionali (nominate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per le procedure di Abilitazione Scientifica Nazionale all’insegnamento nel settore scientifico diritto tributario, finalizzati a rilasciare le citate abilitazioni secondo logiche di spartizione territoriale e di reciproci scambi di favori, con valutazioni non basate su criteri meritocratici bensì orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi».

Ai domiciliari è finito, tra gli altri, anche il prof. Fabrizio Amatucci, docente di diritto tributario alla Federico II di Napoli. Raggiunti dal provvedimento cautelare ai domiciliari anche Giuseppe Maria Cipolla (Università di Cassino), Adriano di Pietro (Università di Bologna), Alessandro Giovannini (Università di Siena), Valerio Ficari (Università di Roma 2), Giuseppe Zizzo (Università Carlo Cattaneo di Castellanza, Varese), Guglielmo Fransoni (Università di Foggia). Tra gli indagati anche l'ex ministro Augusto Fantozzi.

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