A cura della Redazione

Dopo gli ultimi ingenti sequestri di cocaina al Parco Verde di Caivano, che hanno portato a vari arresti, l’organizzazione criminale che gestisce l’illecito mercato dello spaccio di droga sta reclutando nuovi pusher e nuove vedette al fine di non interrompere la prosecuzione della vendita di cocaina.

Nella mattinata di ieri, ancor prima che lo smercio iniziasse a pieno regime, i poliziotti si sono introdotti all’interno del Parco Verde, trovando una posizione che gli consentisse di assistere al modus operandi dei pusher.

La modalità di spaccio, gestita da due persone, proprio in virtù dei precedenti arresti, avveniva attraverso uno sportellino, delle dimensioni di 10 centimetri, ricavato dal taglio della lamiera del portoncino in ferro dell’isolato A3.

Fuori all’isolato, inoltre, erano presenti due vedette che, oltre ad osservare l’eventuale arrivo della Polizia, indirizzavano gli acquirenti.

Non appena è iniziata la vendita, uno degli agenti è uscito allo scoperto bloccando due persone, sequestrando due buste in cellophane contenenti 102 dosi di droga già confezionate, tra cocaina, eroina e marijuana.

Uno dei due spacciatori, dopo aver fatto credere di essersi arreso, ha iniziato a colpire il poliziotto e ad urlare, in modo da richiamare l’attenzione dei residenti che gli coprivano la fuga, impedendo così l’arresto.

Gli agenti hanno arrestato Luigi Pepe, pregiudicato di 42 anni, perché responsabile, in concorso con altra persona ricercata, del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.

La persona riuscita a fuggire si è resa responsabile anche del reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Il poliziotto, infatti, ha riportato lesioni guaribili in 10 giorni.

Pepe, dopo una notte trascorsa in regime di arresti domiciliari, sarà giudicato con rito per direttissima.

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