A cura della Redazione

Ammontano a circa 250 kg, i 95.699 fuochi d’artificio sequestrati dai militari della Guardia di Finanza di Avellino. Il materiale pirico era custodito all’interno di un esercizio commerciale del capoluogo irpino, pericolosamente sistemato vicino ad altro materiale altamente infiammabile. Infatti, sebbene gli artifici pirotecnici fossero legalmente detenuti, in quanto ricadenti in quella tipologia di fuochi artificiali destinati alla cosiddetta “libera vendita”, gli stessi erano stipati in modo non sicuro all’interno del locale

I finanzieri, all’atto dell’accesso, hanno immediatamente notato le varie confezioni disposte in modo disorganizzato, in violazione alle elementari norme di sicurezza sulla detenzione di materiale esplodente, sul bancone e sugli scaffali del negozio, pericolosamente vicini a materiale facilmente infiammabile (accendini, fogli di carta, cancelleria, materiale plastico, ecc..) ed adiacente ad elementi elettrici attivi, quali luminarie e prese di corrente con spine elettriche inserite.

Estendendo il controllo anche al deposito del negozio, i militari hanno rinvenuto ulteriori scatoloni di artifizi pirotecnici accatastati gli uni sugli altri assieme ad altra merce infiammabile, non riscontrando, inoltre, la presenza dell’estintore previsto per legge. Lo stesso deposito è risultato essere totalmente inidoneo a contenere il materiale esplodente rinvenuto, in quanto diviso dall’area aperta al pubblico solamente attraverso la scaffalatura usata per esporre la merce in vendita, in luogo delle previste pareti di cemento e della porta antincendio.

I finanzieri hanno provveduto pertanto al sequestro del materiale esplodente, al fine di salvaguardare l’incolumità dei clienti e del vicinato, ed al deferimento del responsabile alla locale giudiziaria per la violazione dell’articolo 678 del codice penale, che punisce, tra l’altro, chiunque detiene legalmente materiale esplodente senza le giuste cautele.

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