A cura della Redazione

Riconsegnati 38 beni chiesastici (dipinti, statue, reliquiari e ostensori, ecc.),  rubati, nel periodo compreso tra il 1969 e il 2017, dalle Chiese “San Francesco a Folloni”, “Della Libera”, “Santa Maria del Piano” di Montella (AV); “San Bartolomeo Apostolo” di Cassano Irpino (AV), “San Lorenzo” di Castelvetere sul Calore (AV) e “Santa Maria del Soccorso” di Castelfranci (AV). 

La brillante attività di recupero scaturisce da approfondimenti investigativi condotti nell’ambito di due distinte indagini del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, coordinate rispettivamente dalla Procura della Repubblica di Napoli e da quella di Isernia, che hanno permesso di disarticolare due diverse organizzazioni criminali, con sede in Napoli e provincia, veri e propri crocevia di ricettazione di beni d’arte di provenienza furtiva, perché sottratti da luoghi di culto e istituti religiosi anche di quell’area.

Le investigazioni hanno permesso di accertare che i beni rubati venivano rivenduti a consapevoli acquirenti, residenti in diverse regioni italiane. Di fondamentale importanza per l’individuazione delle opere, è risultata la comparazione delle immagini degli oggetti, rinvenuti durante le perquisizioni locali, con quelle contenute nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ne ha confermato la provenienza illecita.

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