A cura della Redazione

Confermato il sequestro dei beni in capo a mons. Nunzio Scarano. Il provvedimento era stato emesso nel gennaio 2017 dal Tribunale di Salerno. La Corte di Appello ha ritenuto - si legge in una nota della Procura - «compravata la pericolosità sociale del prelato, avuto riguardo ai vari procedimenti penali a suo carico (era accusato di usura ed esercizio abusivo del credito, ndr)  ed al tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi dichiarato».

Sotto sigilli un patrimonio di 5 milioni e mezzo di euro. Un patrimonio "ricostruito" grazie alle indagini della Guardia di Finanza che, attraverso una rogatoria in Svizzera, ha potuto acquisire la documentazione bancaria il cui esame è risultato determinante non solo per la certa riconducibilità delle società off-shore ma anche per la qualificazione e quantificazione delle cospicue risorse finanziarie accertata come "redditi non dichiarati" e, pertanto, illecite.

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