Guardie LIPU e Italcaccia insieme contro il bracconaggio. Individuato a Cellole, nel Casertano, un bunker per la caccia di frodo. Sequestrati un fucile, due richiami elettroacustici e 72 cartucce, denunciato il bracconiere.
Era comodamente seduto su di un sedile di un’auto all’interno di una struttura in cemento ed interrata, le feritoie davano sull’invaso realizzato ad hoc, stampi riproducenti le sagome di uccelli acquatici che galleggiavano e richiami elettroacustici in funzione, fucile puntato in attesa dell’arrivo degli uccelli acquatici convinti di trovare un posto dove riposarsi e rifocillarsi.
Il bracconiere non ha avuto il tempo di premere il grilletto, le Guardie della LIPU e dell’Italcaccia sono intervenute prima dell’alba di ieri e lo hanno fermato. Hanno poi richiesto l’intervento dei Carabinieri, i militari del Nucleo Operativo del Reparto Radiomobile di Sessa Aurunca si sono precipitati sul posto ed hanno proceduto al sequestro del sito e di tutti gli strumenti atti al bracconaggio. L’uomo è stato denunciato.
«Il territorio è vasto e sconosciuto ed impianti di bracconaggio del genere, le cosiddette “vasche”, non si contano - afferma Maurizio Paolella, responsabile delle Guardie LIPU di Caserta -. Purtroppo, tale fenomeno rimane ancora molto diffuso nonostante la vasta operazione “Volo Libero”, nata da un’articolata denuncia del 2001, a firma dell’avvocato Fabio Procaccini, responsabile dell’Ufficio Legale della LIPU, quando i militari del NOE, guidati dal Capitano Ultimo e condotti dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, procedettero al sequestro della vasta zona delle Soglietelle (Castelvolturno), dove insistevano tantissime vasche».
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