A cura della Redazione

Associazione per delinquere, riciclaggio di beni proventi di delitto e gestione di rifiuti non autorizzata. Con queste accuse è stata emessa dal Gip di Napoli Nord - su richiesta della locale Procura - un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale nei confronti di tre persone d 65, 42 e 37 anni, tutte di Casoria. La prima va in carcere, la seconda ai domiciliari, la terza - già ai domiciliari - è stata sottposta al divieto di dimora in provincia di Napoli. Denunciato anche un quarto soggetto, un 20enne.

L'indagine - svolta dai Carabinieri Forestali di Napoli - è iniziata lo scorso mese di maggio con il supporto di videoriprese e pdinamenti, ed ha permesso di delineare l’esistenza di un sodalizio criminale dedito al riciclaggio di parti di autovetture rubate. L'attività si svolgeva in un box privato e i telai venivano poi illecitamente smaltiti sul territorio del Comune di Afragola.

Gli indagati, legati da vincolo di parentela (padre, figlio e nipote), avevano, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal Gip, una precisa suddivisione dei ruoli e dei compiti.

Le indagini scaturiscono da una mirata azione di contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord per la tutela dell’ambiente. La ricerca sul territorio dei rifiuti speciali, derivanti da lavorazioni industriali ed artigianali, ha portato a far emergere la vicenda e all'individuazione delle tre persone.

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