A cura della Redazione

Omesso versamento IVA e indebite compensazioni di crediti tributari. Sono queste le accuse mosse a 5 indagati nell'ambito di una inchiesta condotta dalla Procura di Salerno, che ha portato all'emissione - da parte del Gip del Tribunale salernitano - di un decreto di sequestro preventivo per circa 3,5 milioni di euro, eseguito dalla Guardia di Finanza.

Coinvolti i rappresentanti legali di tre società (una attiva nel campo dell'editoria  e del collezionismo d'arte, nella scorsa stagione secondo sponsor di maglia della Salernitana, altre due in quello edilizio) e due consulenti contabili.

La Procura contesta l'inesistenza di crediti fiscali dichiarati dalle due imprese edili, poi acquistati dall'altra azienda, ai fini di portarli in compensazione dei propri debiti tributari mediante l'utilizzo - secondo gli inquirenti - di "falsa documentazione fiscale allo scopo di attestare, nelle dichiarazioni presentate ai fini IVA, l'effettiva esistenza dei detti crediti", scrive il procuratore vicario Luigi Alberto Cannavale.

Il tutto sarebbe stato "orchestrato" grazie al "decisivo contributo" di un consulente fiscale che curava ogni aspetto relativo all'operaizone di cessione del credito tra i soggetti economici coinvolti, e di un professionista che - sebbene privo dei requisiti di professionalità e onorabilità - avrebbe apposto il visto di conformità necessario ad attestare la veridicità dei crediti da compensare.

Infine, dalle indagini è emerso che il rappresentante legale della società di capitali (quella attiva nel settore editoriale) avrebbe omesso di versare, entro i termini di leggf, l'IVA in relazione al periodo di imposta 2020, per un valore complessivo di oltre 600mila euro.