A cura della Redazione

Storia di ordinaria follia in un comune del Napoetano.

Siamo a Qualiano. In una delle tante scuole del territorio le lezioni stanno per iniziare. A pochi metri dall’ingresso c’è un posto auto disponibile. Un operatore scolastico attiva la freccia della sua auto e .sta per svoltare quando arriva alle sue spalle un'altra auto che s’infila al suo posto. L'uomo chiede spiegazioni, ma l’automobilista non sembra interessato alle sue polemiche. Deve accompagnare il figlio a scuola e non può perdere tempo.

Le voci finiscono per alzarsi e il collaboratore scolastico viene pestato davanti agli occhi di decine di studenti, genitori e insegnanti.

L’automobilista, un 23enne di Villaricca, già noto alle forze dell’ordine, rientra in auto ma si accorge che la vittima, sanguinante, ha la forza di scattargli una foto con il cellulare. Così riscende dal veicolo, afferra il telefono e lo lancia nella vicina campagna.

Un’altra impiegata della scuola interviene, ma il 23enne spinge anche lei, facendola cadere per le scale dell’istituto. Si dichiara carabiniere, ovviamente senza esserlo, lascia il figlio a scuola e va via, come se nulla fosse accaduto.

I carabinieri della Stazione di Qualiano, quelli veri, ricevono una richiesta di intervento e si portano sul posto per ricostruire la vicenda. Identificano facilmente l’aggressore e lo raggiungono a casa.

Gli sequestreranno un bastone telescopico di ferro, uno storditore elettrico, un coltello a scatto, una pistola ad aria compressa.

Per lui una denuncia in stato di libertà. Dovrà rispondere di lesioni personali, rapina impropria, usurpazione di titolo e detenzione di oggetti atti ad offendere.

Per le due vittime il trasposto in ospedale e lesioni ritenute guaribili in 12 e 6 giorni.