A cura della Redazione

Sant’Anastasia ha rinnovato anche quest’anno uno degli appuntamenti più sentiti del periodo natalizio. Il 24 e 26 dicembre si è svolta con grande partecipazione di pubblico la nuova edizione del Presepe Vivente dei Giocondi, un evento che da 45 anni rappresenta un punto fermo della tradizione popolare, culturale e religiosa del territorio.

Il percorso presepiale ha preso vita attraverso scene statiche e dinamiche ispirate alla tradizione settecentesca napoletana, ricostruite con grande attenzione ai dettagli: botteghe artigiane, antichi mestieri, scene di vita quotidiana contadina, ambienti domestici e momenti di socialità popolare, fino alla rappresentazione centrale della Natività, ma anche una scena di denuncia moderna sulle guerre che continuano a portare alla fine della dignità umana.

Costumi d’epoca, oggetti originali, scenografie curate nei minimi particolari e la partecipazione attiva dei figuranti hanno restituito al pubblico, tra i vicoli di Sant'Anastasia, un racconto autentico e immersivo, capace di trasformare gli spazi dei Giocondi in un vero e proprio villaggio senza tempo.

L’evento ha coinvolto intere famiglie, bambini, giovani e anziani, confermando il valore intergenerazionale del progetto, che non si limita alla rappresentazione, ma diventa occasione di incontro, trasmissione della memoria e costruzione di comunità.

A sottolineare il significato profondo dell’iniziativa è stato il dottor Luigi De Simone: «Ancora una volta, devozione, folclore, arte, socializzazione. E questo è il presepe dei Giocondi che va avanti da 45 anni e che vede coinvolte, oramai, generazioni a seguire».

Il successo dell’edizione 2025 conferma come il Presepe Vivente dei Giocondi non sia un semplice evento natalizio, ma un presidio culturale e identitario, capace di tenere insieme fede, tradizione e partecipazione popolare, rafforzando il legame tra la comunità e il proprio patrimonio immateriale.

Un’esperienza che, anno dopo anno, continua a dimostrare come la cultura popolare autentica sappia ancora parlare al presente e costruire futuro.