A cura della Redazione
Unicef e Aicovis, il binomio si rinsalda. A sancire il “patto di ferro” tra associazioni che operano in prima fila per diffondere la cultura della tolleranza, della non violenza e della solidarietà, sono stati il presidente Unicef Italia, Vincenzo Spadafora, e Rosario Iannucci, responsabile Aicovis. Luogo del summit, la convention regionale dell’Unicef. Nei giorni scorsi, all’interno del Palaeden di Fuorigrotta, le forze sane della società civile hanno risposto “presente” all’happening speciale e aggiunto un altro mattone per la costruzione di “Città amiche delle bambine e dei bambini”. E’ questo il tema di fondo, la sottile linea rossa che hanno visto, fianco a fianco, ancora una volta, l’Unicef e l’Associazione Italiana Contro la Violenza negli Stadi. “Conosco da tempo il lavoro che svolge sul territorio il presidente Iannucci assieme ai suoi collaboratori - afferma Spadafora - e, da parte mia, non può che esserci il massimo sostegno a tutte le iniziative che l’Aicovis propone e hanno una ricaduta positiva sulla società”. Non un’investitura, piuttosto una sorta di riconoscimento dei progetti ideati, condotti e sviluppati nel corso di questi quindici anni. “E il libro che ne celebra il traguardo - aggiunge - non rappresenta un punto di arrivo, semmai il trampolino di lancio, lo stimolo per dare impulso a un movimento che in Italia non ha eguali e ha fatto passi da gigante finora”. Un abbraccio e una sincera stretta di mano, la consegna della maglia celebrativa, poi le parole del presidente Iannucci suggellano un gemellaggio che ha accompagnato la nascita e la crescita dell’Aicovis. “Accetto con commozione e con orgoglio i complimenti. Ma non sono abituato a cullarmi sugli allori e, per questo motivo, siamo già pronti con un progetto di più ampio respiro. Il festival del calcio in tour non è solo passerella per sportivi, ma momento di aggregazione e discussione sulle radici culturali delle città, campane e italiane, che saranno tappa del nostro peregrinaggio. Questo perchè il calcio, lo sport in genere, non è solo cronaca di eventi, polemiche alimentate dalle moviole, soliti sospetti e carta patinata, ma anche l’occasione per far conoscere le bellezze del nostro Paese”. L’Aicovis, però, si prefigge anche un altro obiettivo. “Il messaggio itinerante degli ambasciatori è semplice e di grande impatto sociale - chiosa Iannucci -. Non può esistere un futuro se non facciamo sì che le generazioni di oggi maturino secondo giusti valori e sani principi morali”.