A cura della Redazione

E' di un morto ed oltre cinquanta feriti (una decina quelli gravi) il bilancio della tragica esplosione avvenuta sul raccordo Casalecchio dell'autostrada A14, all'altezza di Borgo Panigale (Bologna). Un'autocisterna si è scontrata con un mezzo pesante andando in fiamme e determinando una violentissima deflagrazione che di lì a poco ha provocato danni in tutta l'area circostante, con i detriti che hanno raggiunto persone, auto, negozi presenti delle vicinanze. Danneggiata piuttosto gravemente anche una concessionaria situata in prossimità del luogo del disastro. L'u8nica vittima è proprio l'autista dell'autocisterna. Si chiamava Andrea Anzolin, vicentino di 42 anni. Lavorava per una azienda di produzione e distribuzione craburanti.

Crollato parte del ponte della via Emilia. Il tratto interessato dal drammatico incidente è ancora chiuso al traffico. I vigili del fuoco, doopo aver domato le fiamme, stanno ora svolgendo i sopralluoghi tecnici sugli edifici limitrofi alla zona dell’esplosione. Svolti nella notte dai 200 interventi di bonifica e verifica. La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per disastro colposo.

Intanto, la Polizia Stradale, che sta tentando di ricostruire le cause del sinistro che ha innescato la tragedia, ha pubblicato il video che immortala proprio gli attimi in cui l'autocisterna va ad impattare contro un tir che la precedeva. Sono immagini davvero impressionanti. CLICCA QUI.

«Il tragico evento che ha scosso deve pesare sulla coscienza di chi non è intervenuto a tempo debito - afferma il presidente dell'Associaizone Italiana Familiari Vittime della Strada, Alberto Pallotti -. Bisogna attuare un piano di prevenzione per evitare che le strade diventino fornace di vittime, dando prova, da parte degli organi istituzionali, di un impegno tangibile e costante. Credo fermamente - spiega ancora Pallotti - che i Comuni non investano i proventi delle multe come previsto dalla legge e, nell’indifferenza totale, usano quei soldi per colmare i vuoti di bilancio. La lotta alla strage stradale deve essere senza confine, è inaccettabile mettersi in macchina e non tornare più a casa, come è accaduto, statistiche alla mano, alla maggior parte delle vittime sotto i 40 anni. Servono investimenti maggiori, in termini umani, di infrastrutture e di leggi. Le vittime della strada - si domanda Pallotti -  sono ancora vittime di serie B? Quest’anno potrebbero morire 5mila persone, sulla base di questo trend in aumento, e 15mila potrebbero essere i feriti gravissimi che non recupereranno più. Diciamo basta a questo scempio».

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