A cura della Redazione

Operazione ella Squadra Mobile di Latina e ello SCO (il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato) nei confronti di un'organizzazione criminale per caporalato e sfruttamento del lavoro di centinaia di persone impegnate in lavori agricoli in condizioni disumane.

Coinvolti anche un rappresentante sindacale e un ispettore del lavoro, arrestati insieme ad altre quattro persone, tra cui due donne. Sono altri 50 gli indagati, accusati a vario titolo di corruzione, autoriciclaggio e reati finanziari. Tra loro, imprenditori agricoli, commercialisti, funzionari ed esponenti del mondo sindacale.

Attraverso una cooperativa, gli indagati approfittavano dello stato di bisogno dei lavoratori stranieri costringendoli a iscriversi al sindacato dietro la minaccia del licenziamento; in questo modo percepivano non solo le quote di iscrizione, ma anche ulteriori introiti economici connessi alla trattazione delle pratiche finalizzate ad ottenere le indennità di disoccupazione.

Gli stranieri venivano traportati nei campi a bordo di pulmini sovraffollati, privi dei più elementari sistemi di sicurezza, ed erano costretti ad affrontare una giornata lavorativa di almeno 12 ore a fronte di una retribuzione inferiore alla metà rispetto a quella prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro del settore.

L’indagine ha avuto inizio alla fine del 2017, dopo l’operazione chiamata Freedom, finalizzata al contrasto del caporalato e dello sfruttamento del lavoro.

Sono stati sequestrati 5 abitazioni, 3 depositi, 3 appezzamenti di terreno, 9 autovetture, 36 tra furgoni e camion, una società cooperativa, 4 quote societarie e numerosi rapporti bancari, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook