A cura della Redazione

Ridiscutere integralmente il progetto della Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia": rimanda al contratto di governo la mozione sulla Tav, a firma del capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, che sarà messa in votazione domani, quando l'Aula di Montecitorio esaminerà anche la mozione sì Tav di Forza Italia.

La maggioranza sceglie così di non scegliere, in barba all'ultimatum dell'Unione Europea sul rischio fondi. Per il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, approvare il documento significa "mettere una pietra tombale" sull'opera, ma a chiarirne il senso arrivano le parole dello stesso Molinari: la posizione della Lega, dice, "resta la stessa", ovvero "valutare come realizzare quest'opera nel rispetto degli accordi internazionali".

In sostanza, dopo il caso Diciotti, i due partiti di governo hanno deciso per una tregua armata in vista della conclusione della tornata delle elezioni amministrative e delle prossime europee. Il progetto rimane nel cassetto di Matteo Salvini, si ragiona in ambienti della maggioranza, pronto per essere tirato fuori al momento opportuno. 

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