A cura della Redazione

La guerra in Ucraina, mossa dalla Federazione russa guidata da Vladimir Putin. Le forze armate russe sarebbero ormai alle porte della capitale Kiev. Missili sulla città ed esplosioni nel centro.

Il presidente ucraino Volosymyr Zelenskyy ha parlato alla Nazione:«Io resto qui, non me ne vado», ha detto. Anche se «l'Ucraina è stata lasciata sola a combattere». In un tweet, poi, ha ribadito: «Difendiamo la nostra libertà, la nostra terra. Abbiamo bisogno di assistenza internazionale. Mi sono rivolto ai "9 di Bucarest" (Romania, Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituanuia, Polonia e Slovacchia, ndr) per supporto alla Difesa, sanzioni, pressioni sull'aggressore. Insieme - ha continuato Zelenskyy - dobbiamo costringere la Russia a sedersi al tavolo dei negoziati. C'è bisogno di una coalizionie anti-guerra».

Zelenskyy ha poi annunciato di aver avuto un colloquio con il premier britannico Boris Johnson. «L'ho aggiornato sull'andamento delle nostre difese e sugli attacchi dell'aggressore a Kiev. L'Ucraina ha più che mai bisogno del supporto dei partner. Chiediamo una reazione efficace contro la Federazione russa. Le sanzioni devono essere ulteriormente rafforzate».

Intanto, il Governo ucraino ha probito agli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni di lasciare il Paese in virtù della vigenzaa della legge marziale.

Sul fronte delle perdite, nel primo giorno del conflitto, si registrerebbero 137 vittime sul versante ucraino ed oltre 300 feriti; 800, invece, sarebbero i soldati morti sul fronte russo, numero che però non è possibile confermare.