A cura della Redazione

Giorno 33 della guerra in Ucraina. Alla viglia dei colloqui tra le delegazioni ucraine e russe in Turchia (previsti due round il 29 e 30 marzo), il conflitto prosegue, così come la scia di morte e distruzione.

A Stanislav, nella regione di Kherson, nella giornata di ieri, 27 marzo, sono morte 2 persone a seguito dei bombardamenti che hanno danneggiato infrastrutture e abitazioni civili. Lo riferisce l'Ufficio del Procuratore di Kherson.

A Slavutych, città a nord di Kiev, invece, si registrano 3 vittime. Lo riporta il sindaco.

L'Ufficio della Procura Generale dell'Ucraina riferisce di 139 bambini uccisi dall'inizio del conflitto  ed oltre 205 feriti. Il presidente Volodymyr Zelensky accusa Mosca di aver deportato oltre 2mila bambini da Mariupol. L'ipotezi di Zlenesky è che i russi li utilizzino come "merce di scambio" da utilizzare per il rilascio di prigionieri. Per il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, Mariupol è ormai una città ridotta "in polvere" dall'esercito russo. Il presidente del Consiglio comunale cittadino riferisce che la metà della popolazione residente è stata evacuata ma denuncia anche la deportazione di 20-30mila persone.

Sui nuovi colloqui, Zelensky ha detto di volere la pace. "Le nostre priorità sono note. La sovranità dell'Ucraina e l'integrità territoriale sono fuori discussione. Le garanzie di sicurezza del nostro Stato sono obbligatorie. Il nostro obiettivo è ovvio: pace e ritorno alla vita normale il prima possibile".