A cura della Redazione

Assaltavano i portavalori per rubare il denaro custodito al loro interno, usando armi da guerra. Sono 17 le persone arrestate dalla Polizia di Stato - Squadre Mobili di Foggia e Bari -, tutte ritenute appartenenti ad un’associazione criminale specializzata in rapine.  Dovranno inoltre rispondere anche di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi, violenza privata e riciclaggio, ricettazioni e sequestro di persona.

Gli arresti sono stati eseguiti nelle due province pugliesi, sotto il coordinamento della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia

I raid venivano effettuati impiegando anche disturbatori di frequenza ad ampio raggio per inibire le comunicazioni via radio e smartphone, al fine di impedire i contatti con le sale operative delle Forze dell’Ordine e delle ditte di trasporto e, per ostacolare o ritardare la reazione da parte delle Forze di polizia e guadagnare più facilmente la fuga, i malviventi bloccavano spesso la viabilità con veicoli appositamente incendiati.

L’indagine, a cui ha preso parte anche il Compartimento della Polizia Stradale “Puglia”, è iniziata nel 2020 a seguito dell’assalto a un furgone portavalori nel territorio di Cerignola (Foggia).

Le azioni del gruppo criminale erano organizzate secondo uno schema operativo che gli inquirenti definiscono “marcatamente paramilitare”, che presupponeva un’accurata pianificazione di ciascun assalto e che vedeva la partecipazione, in ciascun colpo, di oltre 10 persone con ruoli ben definiti in ogni fase dell’azione criminosa.

Per gli assalti venivano utilizzati autovetture, mezzi pesanti e mezzi d’opera rubati da fiancheggiatori dell’associazione; le armi di vario calibro, tra cui kalashnikov, erano invece selezionate a seconda dell’obiettivo da colpire.

Il gruppo inoltre è stato capace di colpire obiettivi anche al di fuori dei confini territoriali di residenza, prendendo di mira non solo aziende impegnate nel trasporto di valori ma anche di altre tipologie di merce.

Tutti gli assalti sono stati caratterizzati da una particolare violenza e spregiudicatezza, esponendo ad un rischio elevato tutte le persone presenti sul posto al momento delle incursioni.

L’indagine, svolta anche attraverso attività tecniche di intercettazione e di monitoraggio costante degli indagati, ha permesso di rilevare l’esistenza di una pericolosa associazione per delinquere responsabile di una serie indefinita di rapine a mano armata a mezzi di trasporto di beni di valore, ricettazioni e sequestri di persona.

Il direttore Centrale anticrimine Francesco Messina, ha dichiarato che “il contrasto all’azione delle organizzazioni criminali, tutte stanziate in Puglia e specializzate negli assalti a furgoni portavalori, a tir che trasportano tabacchi lavorati esteri e caveau di società di vigilanza privata, in tutto il territorio nazionale, costituisce da oltre 3 anni un obiettivo strategico della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato”.

“Nel periodo considerato - ha continuato il Prefetto - sono state tratte in arresto 71 persone e oltre 30 sono state denunciate e indagate in stato di libertà, a seguito di indagini che hanno riguardato 11 episodi di tentata rapina, 3 rapine consumate e un furto aggravato avente ad oggetto sportelli bancomat; inoltre, sono stati sequestrati 5 fucili mitragliatori kalashnikov, un fucile a pompa e 5 pistole. Non di rado, ha concluso il funzionario -, dalle indagini sono emerse co-interessenze tra gli arrestati e clan operanti nell’ambito della cosiddetta quarta mafia".

 

(video Polizia di Stato)