A cura della Redazione

Fra i tanti, piccoli e grandi risultati raggiunti in decenni di attività dal Centro di Audiofonologopedia di Roma, molto attivo nello studio, riabilitazione e nell’integrazione di individui svantaggiati nella scuola e nella società, ci sono due spettacoli teatrali, che quest’anno avranno luogo a Roma.

Date e titoli degli spettacoli

Mercoledì 26 giugno alle ore 18, presso il Teatro dei Sacri Cuori, via Magliano Sabina 33 (aperto l pubblico), andrà in scena Il malato, l'Ispettore e Arlecchino dalla Locandiera, drammaturgia realizzata insieme a 30 giovani e adulti del Centro, che vede l'intersecarsi delle commedie La locandiera, Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni con Il malato immaginario di Moliérè e L'ispettore generale di Gogol.

Mercoledì 3 luglio sarà invece la volta dei 34 bambini dai 5 agli 11 anni con la messinscena di Peter Pan, da tutti conosciuto come il bambino che non voleva crescere.

La Logoteatroterapia utilizza tecniche e giochi teatrali con l’intento di operare sulle fragilità linguistiche, comunicative e relazionali di tutti coloro che mostrino più o meno lievi difficoltà in questo ambito: questo è l’approccio condotto dalla docente, regista, nonché teatroterapista, Cecilia Moreschi, che da anni utilizza la Logoteatroterapia come parte integrante del Metodo X da lei sviluppato insieme a Giorgia Salemi e Maria Lauriello. Quest’ultima è professoressa all’Università dell’Aquila mentre le prime due sono docenti presso Sapienza di Roma.

Entrambi gli spettacoli sono il momento conclusivo dei laboratori, che quest'anno hanno veduto la partecipazione di 76 bambini, adolescenti e adulti. 

Effetti ed obiettivi del laboratorio di Logoteatroterapia

Durante il corso dell’anno, il laboratorio di Logoteatroterapia stimola nei partecipanti numerose abilità, come il linguaggio congruo e contestuale, verbale e non verbale, l'organizzazione spazio-temporale, la tolleranza alle frustrazioni, le autonomie, le funzioni esecutive, le abilità sociali e relazionali. Tutto questo ha il solo e unico scopo di migliorare la qualità della loro vita e delle loro relazioni, affinché ciascuno sia più ricco, soddisfatto, felice.

Obiettivo dei due spettacoli di chiusura è dimostrare, a pubblico e attori, che ciascuno dispone già dentro di sé di quel che desidera. Ognuno ha però bisogno dell’opportunità di compiere il proprio viaggio interiore, che in questo caso corrisponde a un percorso riabilitativo, con l’aiuto di terapisti preparati, insieme ad amici, compagni, adulti capaci di aiutarlo, mostrandogli la via, ma soprattutto di tirar fuori e affinare le proprie risorse. Il risultato non sarà un miracolo, ma un servizio a favore di tutti e non del singolo individuo portatore del disagio.