A cura della Redazione

i Carabinieri della Stazione di Ottaviano hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale, emessa dal GIP presso il Tribunale di Nola nei confronti di otto indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere dedita alla falsificazione di atti pubblici e concorso nella formazione di numerosi falsi atti pubblici.

L'organizzazione, radicata nell’hinterland napoletano, era dedita sistematicamente alla formazione di falsi referti medici attestanti lesioni derivanti da sinistri stradali mai avvenuti. Agli arresti domiciliari finiscono tre persone, ritenute i promotori ed organizzatori dell’associazione a delinquere. Tra loro anche un infermiere della clinica "Trusso" di Ottaviano

Sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Pomigliano d’Arco un altro organizzatore dell’attività illecita. Divieto di dimora nel Comune di Acerra è invece la misura applicata ad ulteriori due soggetti, infermiere e medico in servizio presso la Clinica “Villa dei Fiori” di Acerra, mentre un medico in servizio presso la clinica “Trusso” di Ottaviano è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Ottaviano.

Coinvolto anche un avvocato del Foro di Nola, una donna, sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Marigliano ed al divieto di accedere agli uffici del Giudice di Pace di Marigliano.

Le indagini hanno avuto inizio a seguito di alcune segnalazioni anonime che indicavano il pronto soccorso della Clinica Trusso di Ottaviano come teatro di numerosi episodi nel corso dei quali erano state emesse false certificazioni sanitarie; dette segnalazioni apparivano fin da subito fondate perché compatibili con alcune criticità già emerse da una precedente analisi dei referti medici pervenuti alla Stazione dei Carabinieri di Ottaviano da parte della struttura sanitaria, laddove si era riscontrato un incremento dei referti rilasciati a seguito di infortuni per sinistri stradali nei confronti di soggetti non residenti neIl’area vesuviana.

I primi servizi di osservazione e pedinamento eseguiti presso il pronto soccorso della Clinica Trusso, nonché l’acquisizione delle immagini del sistema di videosorveglianza della struttura sanitaria, hanno evidenziato, da subito, l’esistenza di un sistema ben organizzato, composto e messo in atto sempre dagli stessi soggetti, sia come accompagnatori delle persone alle quali venivano emesse le false certificazioni mediche, sia come medici di turno.

Le indagini tecniche eseguite poi nei confronti di alcuni degli indagati permettevano di documentare altri numerosi casi di rilascio di false certificazioni mediche, non solo presso la Clinica Trusso di Ottaviano ma anche presso il pronto soccorso della Clinica Villa dei Fiori di Acerra. 

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