A cura della Redazione

Maxi operazione di contrasto agli illeciti ambientali alle falde del Vesuvio, predisposta dall'incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi nella regione Campania, Gerlando Iorio. Al setaccio ben quindici attività imprenditoriali ubicate nel territorio di Ercolano. Novanta gli uomini e donne impegnati tra Esercito - Raggruppamento «Campania», agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Portici-Ercolano, militari della Compagnia dei Carabinieri e Stazione Carabinieri Parco di Torre del Greco, personale del Comando Compagnia di Portici della Guardia di Finanza, del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, nonché funzionari dell'ARPAC, dell'ASL Napoli 3 Sud Area Nord, dell'Ispettorato del Lavoro, del Comando della Polizia locale di Ercolano e della Polizia Metropolitana.

Quattordici le aziende sequestrate, quarantaquattro le persone identificate. Tra queste, tredici sono state denunciate all'Autorità Giudiziaria.

Fermati per i controlli anche tredici autocarri, di cui sei sanzionati ai sensi del Codice della Strada. Sono state sequestrate circa 250 tonnellate di materiale, in prevalenza di natura tessile e calzaturiero, e contestate violazioni amministrative per circa 110.000 euro. Il materiale sequestrato, oltre ad alimentare l'abusivismo commerciale e il ciclo illecito di rifiuti usati, era destinato inevitabilmente a incrementare il fenomeno dell'abbandono e dell'incendio doloso di rifiuti.

In particolare, in via dello Spacco e via Fosso Grande, all'interno del Parco Nazionale del Vesuvio, sono state sequestrate per smaltimento non autorizzato di rifiuti e scarti di lavorazioni cinque aziende dedite al recupero, trattamento e commercializzazione di indumenti usati. L'intera area è di circa 20.000 mq, di cui circa 5.000 mq costituiti da capannoni.

Sono state poste sotto sequestro cinque macchine operatrici, dieci presse per imballaggio, quattro bilance elettroniche. Undici i dipendenti scoperti a lavorare “in nero”. Sono inoltre state contestate violazioni alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e denunciati i titolari delle cinque aziende.

In via Luigi Palmieri e via Trentola, sempre ricadenti nel Parco nazionale del Vesuvio, sono state sequestrate ulteriori sette imprese, tra cui cinque operanti nel settore tessile, una nel settore della movimentazione terra e l’altra in attività di falegnameria, tutte prive delle prescritte autorizzazioni. I responsabili sono stati denunciati per l’attività di smaltimento illecito di rifiuti. All’interno di una delle aziende sono stati anche rinvenuti circa 250 capi di abbigliamento falsificati, riproducenti loghi di noti marchi sportivi e il titolare è stato denunciato per produzione e commercio di articoli contraffatti.

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