A cura della Redazione

A un mese dalla morte di Antonio Morione, il commerciante di prodotti ittici di Boscoreale ucciso l’antivigilia di Natale nel tentativo di una rapina, l’Associazione Libera, presieduta da don Ciro Cozzolino, ha deciso di dedicargli una manifestazione per chiedere giustizia.

Dalle 9 alle 12 di questa mattina molti cittadini si sono recati presso la pescheria di Antonio Morione a Boscoreale per lasciare un messaggio o semplicemente una firma per la petizione per la giustizia. Alle 10 è stato acceso il cero della giustizia da parte di Tancredi, il figlio di Antonio.

“È incredibile che a trenta giorni dalla scomparsa di Antonio ancora non si abbiano novità sull’identità degli assassini - afferma Francesco Emilio Borrelli consigliere regionale di Europa Verde -. Siamo certi che la magistratura e le forze dell’ordine, in cui confidiamo ciecamente, stiano lavorando duramente per assicurare alla legge questi assassini, ma riteniamo che la famiglia di Antonio debba avere risposte certe e veloci. Questa è una vicenda che ha scosso tutta Napoli e provincia, non si può morire così, mentre si lavora a poche ore dal Natale. Quello che ci rincuora, in una storia così triste, è la solidarietà che si è stretta attorno alla famiglia Morione, dai cittadini alle istituzioni, passando per le associazioni, a dimostrazione che esiste ed è viva la Napoli che vuole combattere contro la criminalità e puntare al riscatto sociale ed economico del proprio territorio”.