A cura della Redazione

Rapina e sequestro di persona aggravati. Con queste accuse, gli agenti della Polizia di Stato di Castellammare di Stabia hanno arrestato un uomo, M. M., indiziato dei reati contestati in concorso con altri due soggetti di cui uno già condannato in I grado e l'altro attualmente sotto processo al Tribunale di Torre Annunziata. L'inchiesta è stata condotta dalla Procura oplontina e chiude il cerchio su quanto accaduto il 16 luglio 2020, allorquando l'indagato, dopo aver avvicinato una anziana sulla porta della propia abitazione, le tappava la bocca con le mani spingendola poi nell'appartamento. L'obiettivo era di rubare quanto custodito dalla donna. 

Una volta entrati, l'uomo oggi arrestato costringeva la vittima a sedersi nel soggiorno coprendole il volto con un vestito ed intimandola di fare silenzio, mentre uno dei complici si impossessava di crica 20mila euro e di oggetti d'oro conservati nella cassaforte in camera da letto, divelta dal muro.

Effettuata la rapina, i criminali rinchiusero la donna in una stanza chiusa a chiave, in modo che non potesse avvertire le forze dell'ordine.

Grazie, però, alle indagini condotte dagli investigatori del Commissariato stabiese, alla visione delle immagini della videosorvgelianza, intercettazione telematiche e a tracce di sangue rinvenute sulla cassaforte, i poliziotti sono riusciti ad identificare l'ultimo componente della banda assicurandolo alle patrie galere. L'uomo è stato raggiunto dal provvedimento di custodia in carcere presso la Casa Circondariale "Salvia" di Poggioreale, dove era già detenuto per altra causa.