A cura della Redazione

Un tempo simbolo di potere criminale, oggi presidio di legalità e inclusione. A Castellammare di Stabia, in via Plinio, un bene confiscato alla camorra viene restituito alla comunità e si trasforma in un punto di riferimento per i cittadini più fragili. Qui sorgerà un info point e sportello sociale con servizi di facilitazione digitale, pensato soprattutto per gli anziani che rischiano di restare indietro davanti alla burocrazia online.

L’amministrazione comunale, con il sindaco Luigi Vicinanza e il vicesindaco Giuseppe Di Capua, ha voluto imprimere a questo spazio un valore simbolico: togliere metri quadri all’illegalità per restituirli alla collettività. Non solo muri ristrutturati e barriere architettoniche abbattute, ma un luogo che diventa occasione di crescita, inclusione e partecipazione.

È qui che la sfida alla camorra assume un volto concreto: non più slogan o passerelle, ma servizi utili per i cittadini, sostegno al Terzo settore, aiuto per affrontare la transizione digitale senza lasciare indietro nessuno. Un colpo inferto alla cultura dell’illegalità, come ha sottolineato Di Capua, ma anche un messaggio forte: la legalità si costruisce con gesti quotidiani, sottraendo spazi al degrado e mettendoli al servizio della comunità.

Perché un bene confiscato non è solo un bene liberato: è il simbolo di una città che sceglie da che parte stare.